Stanze a peso d’oro per i fuorisede

Nonostante il lockdown e il periodo di incertezza Milano resta la città più cara per gli studenti universitari .

Migration

Stanze a peso d’oro. Milano si conferma anche quest’anno la città più costosa d’Italia per le soluzioni in condivisione. Mentre in gran parte dello Stivale il lockdown ha contribuito ad abbassare – seppur lievemente - i prezzi, sotto la Madonnina, stando alle quotazioni registrate a luglio, la casa rimane un salasso per gli studenti universitari fuori sede: la singola costa mediamente 592 euro, in crescita del 3% rispetto all’anno prima. Lo dice una rilevazione di Solo Affitti che ogni anno, attraverso le sue agenzie affiliate, diffonde dati e prospettive del settore. Negli ultimi cinque anni le quotazioni delle stanze a Milano sono in costante crescita: nel 2016 il prezzo medio di una singola si aggirava sui 500 euro, passando a 525 euro nel 2017, per poi balzare a 563 euro nel 2018 e a 575 euro nel 2019. "Il canone di una stanza di affitto tocca quest’anno, con 592 euro, il massimo nell’ultimo quinquennio. Rispetto al 2016, è in crescita del 18%. Milano è la città più cara in Italia per questa soluzione" afferma Andrea Saporetti, responsabile Centro Studi di Solo Affitti. L’effetto lockdown a Milano non si avverte. La quarantena, infatti, in molte città dello Stivale ha avuto l’effetto di ridurre il costo degli affitti di doppie e singole agli studenti con la valigia, anche se tutto sommato limitati e diversificati. "La media nazionale (306euro per una stanza singola, 214euro per un posto in stanza doppia) evidenzia una riduzione di circa il 2%" puntualizza l’indagine di Solo Affitti. A Milano cresce anche il prezzo della doppia: il costo a persona è di 421 euro (contro i 395 euro del 2019, + 7%). Eppure sul fronte della domanda i segnali sono tutt’altro che entusiasmanti: "Il mercato degli universitari fuori sede vive in una situazione di attendismo. Negli anni passati già da luglio gli studenti si mettevano alla ricerca della stanza.

Al momento le contrattazioni sono piuttosto ferme, la speranza è che possano entrare nel vivo da settembre, alla luce di una maggiore chiarezza sia del quadro epidemiologico che delle modalità di didattica degli atenei: se sarà garantita la possibilità di seguire le lezioni a distanza è plausibile alcuni studenti fuori sede decidano di rimanere nella regione di residenza" dice Saporetti. Anche nella metropoli lombarda, come sul territorio nazionale, "la maggior parte delle agenzie ha riscontrato un forte calo di richieste da studenti questo mese". Tuttavia, "almeno per il momento i proprietari non prendono in considerazione l’idea di ridurre i canoni per gli studenti" puntualizza l’esperto di Solo Affitti. Le zone più gettonate sono sempre Bocconi, Città Studi, Navigli, Porta Romana. In seconda battuta quelle servite da metropolitana.

Annamaria Lazzari

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro