REDAZIONE MILANO

Perseguita e sequestra la ex fidanzata: arrestato pregiudicato

A metà gennaio 2016 l'arrestato, notando la sua ex compagna in compagnia di altri amici connazionali in un locale milanese, aveva minacciato di morte e aggredito sia la ragazza che uno degli amici

Stalking (foto di archivio)

Milano, 5 febbraio 2016 - Un pluripregiudicato 30enne albanese è stato arrestato dagli agenti di Polizia di Milano per aver sequestrato e maltrattato una connazionale di 20 anni. A metà gennaio 2016 l'arrestato, notando la sua ex compagna in compagnia di altri amici connazionali in un locale milanese, aveva minacciato di morte e aggredito sia la ragazza che uno degli amici, un 24enne albanese, colpendolo con calci e pugni e ferendolo con un coltello in varie parti del corpo causandogli lesioni (sette giorni di prognosi) e la perdita di un dente, per poi scappare prima dell'arrivo della polizia. Sempre secondo quanto riferito dalla polizia, alla denuncia sporta la stessa sera dalla 20enne, gli agenti sono venuti a conoscenza della relazione tra i due nata nel 2013, caratterizzata dalla violenza dell'uomo che l'aveva spinta a lasciarlo, abbandonando l'appartamento e cambiando il numero di telefono approfittando del fatto che l'uomo si era recato in Albania. Una volta tornato, però, l'uomo era riuscito a  rintracciare la sua vittima in diverse località nelle quali la donna si era trasferita, dal Milanese alla Bergamasca. L'arrestato aveva continuato a pedinarla nei locali che frequentava, anche fuori provincia, e a contattarla telefonicamente da un numero privato in orari notturni, costringendola a cambiare utenza telefonica.

Nel settembre 2015 l'uomo era riuscito a rintracciare la ragazza in corso Buenos Aires a Milano, costringendola aconsegnargli il cellulare e a salire a bordo della sua auto e a portarla nell'abitazione di lui ed ogni volta che lo stesso usciva di casa, chiudeva la porta dall'esterno non permettendole di uscire. Dal 23 dicembre la ragazza era uscita dalla casa dell'uomo solo in sua compagnia fino al 6 gennaio scorso, quando, alcuni vicini di casa, allertati dalle sue urla, avevano chiamato la polizia e lei era riuscita ad allontanarsi dall'abitazione. Dopo la denuncia per l'aggressione di 20 giorni fa, la polizia ha svolto gli accertamenti necessari ottenendo poi l'ordinanza di custodia cautelare in carcere che hanno eseguito mercoledì scorso.