FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Stagione irrigua al via. Il Naviglio Grande rinnova il dono dell’acqua

ETVilloresi ha aumentato la portata immettendo 5 metri cubi al secondo. Il canale con i suoi 9 secoli di storia è fondamentale per l’agricoltura.

Stagione irrigua al via. Il Naviglio Grande rinnova il dono dell’acqua

Stagione irrigua al via. Il Naviglio Grande rinnova il dono dell’acqua

È terminata l’asciutta totale del Naviglio Grande. In questi giorni sono state effettuate a Turbigo le manovre di aumento delle portate del canale, a opera del personale di ETVilloresei (che gestisce i canali e le diramazioni dei Navigli), con l’immissione di 5 metri cubi al secondo d’acqua (un metro cubo corrisponde a mille litri). Con la regolazione successiva dello sbarramento mobile ad Abbiategrasso, l’acqua ha cominciato a defluire lungo tutto il Naviglio Grande, raggiungendo la Darsena a Milano per poi entrare nel Naviglio Pavese. "Nei prossimi giorni, ETVilloresi pianificherà nuove manovre di progressivo aumento delle portate: si avvicina l’avvio della prossima stagione irrigua", spiegano dal consorzio Villoresi che ha sfruttato le asciutte dei canali per i lavori di manutenzione. Quest’anno, al contrario dei precedenti, non paiono profilarsi almeno per ora problemi di siccità.

La storia e l’importanza del Naviglio Grande, che bagna molti territori del Sud-Ovest milanese, inizia nel 1152, quando venne costruito un canale da Castelletto di Abbiategrasso a Landriano, per difendere Milano dagli attacchi della rivale Pavia, alleata del Barbarossa. Il Naviglio Grande è la prima opera idraulica di questo genere a essere realizzata in tutta Europa, spiegano da ETVilloresi. Il canale fu reso navigabile intorno al 1200: era iniziata l’espansione commerciale di tutta Milano e dei territori vicini. Le acque del canale furono utilizzate anche per trasportare le pietre dalle cave di Candoglia al centro di Milano, per la costruzione del Duomo. Fu poi Leonardo da Vinci a progettare le chiuse e i lavori per la regolazione del flusso delle acque. Il Naviglio Grande ora è lungo circa 50 chilometri, da Turbigo fino alla Darsena: il dislivello è di 34 metri, la profondità massima di 3,80 metri.

Il corso d’acqua è importantissimo per l’agricoltura: grazie alle 120 derivazioni secondarie, si possono irrigare oltre 50mila ettari di terreni agricoli. Alla rete idrica si aggiungono i fontanili che convergono nelle rogge, portando acqua nelle campagne: solo all’interno del Parco agricolo Sud Milano scorrono 300 fontanili. Il Naviglio Grande e le sue diramazioni conservano una biodiversità particolare, tra decine di specie di pesci e piccoli anfibi. Durante le asciutte, per preservare la fauna ittica, i pesci vengono recuperati e rilasciati in altri canali.