ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

Squeri e Bellomo “nel nome del padre”

Entrambi i neo-eletti sono figli di politici che hanno vestito a loro volta la fascia tricolore

di Alessandra Zanardi

Nel Sud Milano il mestiere di sindaco si tramanda di padre in figlio. Curioso il fatto che i due primi cittadini di San Donato e Melegnano, Francesco Squeri e Vito Bellomo, vincitori delle elezioni amministrative appena concluse, siano entrambi figli di persone che in passato hanno vestito la fascia tricolore. Michele Bellomo è stato sindaco di Melegnano dal 1980 al 1990, Carlo Squeri era al timone di San Donato dal 1970 al 1975 e dal 1980 al 1984.

Ora tocca agli eredi prendere le redini dei rispettivi Municipi. "Mio padre era un sindaco-missionario, ha aiutato tante persone. Prendo ispirazione, anche se lui resta un modello inarrivabile. Proprio a mio padre, mia madre, mia moglie e i miei figli dedico la vittoria alle elezioni". Sono le parole di Francesco Squeri, portabandiera di una cordata civica che al ballottaggio di San Donato ha trionfato sul candidato di centrosinistra Gianfranco Ginelli con un risultato importante: il 64,43% dei consensi.

L’affluenza alle urne è rimasta ferma al 38,55%, "ma chi è andato a votare ha voluto lanciare un segnale forte – prosegue il neo sindaco, che stamattina s’insedierà ufficialmente in Municipio -. In tanti, nei mesi scorsi, mi hanno chiesto di candidarmi. Con le nostre liste (San Donato Futura e SandoLab, ndr) abbiamo saputo intercettare una voglia di cambiamento". La forte affermazione alle urne ha creato numerose aspettative. "Al di là degli obblighi di palazzo, voglio stare tra la gente, ascoltare i cittadini. Non mi chiuderò in ufficio".

Fra i temi che il neo sindaco si propone di trattare - "compatibilmente coi contratti in essere coi gestori" - c’è la revisione dei parcheggi a pagamento nelle aree a striscia blu. Prima di tutto però c’è la definizione della giunta comunale, "che per gran parte", annuncia, "sarà formata da persone in arrivo dalla società civile".

Gianfranco Ginelli, ex vicesindaco, ricorda che "l’amministrazione di cui ho fatto parte in questi dieci anni lascia alla città progetti pronti e fondi disponibili da usare.

Mi auguro che i nuovi amministratori sappiano usare al meglio i frutti di questo lavoro".