Gli spot di Antonioni per il Giorno: incontro di due grandi innovatori

Gli spot di Antonioni realizzati per Il Giorno sono stati ritrovati su internet dopo 58 anni e presentati al festival del Cinema e delle Arti di Trieste: "Furono due innovatori capaci di rompere gli schemi ognuno nel proprio campo: il cinema e l’editoria". di Daniele Monaco

Enrico Ghezzi  con il direttore del Giorno Giancarlo Mazzuca alla presentazione degli inediti

Enrico Ghezzi con il direttore del Giorno Giancarlo Mazzuca alla presentazione degli inediti

Milano, 14 settembre 2014 - «Gli spot di Antonioni per Il Giorno furono il risultato di un felice incontro fra due grandissimi innovatori, capaci di rompere gli schemi ognuno nel proprio campo: il cinema e l’editoria». Così il direttore del festival del Cinema e delle Arti di Trieste, Sergio Germani, spiega l’interesse storico dei video rinvenuti dalla Cineteca del Friuli su eBay: «Notizie per tutti» e «Il giornale conteso». Comune è, ad esempio, l’attenzione all’economia che Il Giorno curava con una pagina intera. A sua volta, Antonioni studiò alla facoltà di Economia a Bologna e colse nei suoi film la relazione fra individuo e sistema: «“L’eclisse” è un film del 1962 che parla del gioco della Borsa - spiega il critico Enrico Ghezzi -. Il finale esprime la ricerca di senso del protagonista. La telecamera vaga in un paesaggio vuoto tra i fili d’erba e il cemento di Roma. Alla fine il risultato è: il nulla». Sperimentatori di linguaggi, Il Giorno introdusse novità come i fumetti, l’oroscopo, la prima pagina a vetrina e quelle dedicate a moda, spettacoli, scienza. Antonioni si era cimentato nel documentario (“Gente del Po”) nel corto (“Tentato suicidio”, 1953) e nei lungometraggi (“Le amiche”, 1955). «Due sperimentatori? Assolutamente sì per quanto riguarda Antonioni – aggiunge Germani -. Attraversò a 360 gradi i linguaggi cinematografici. Tanto che nessuno si era accorto di queste pubblicità, valide anche in senso cinematografico e realizzate con un altro grande regista, il bergamasco Giulio Questi». Il Giorno poteva annoverare critici come Pietro Bianchi e più tardi Morando Morandini. «Antonioni aveva senz’altro un grande interesse per il mondo dell’editoria, testimoniato dal film “La notte” (1961) - sottolinea Ghezzi -. Da un punto di vista stilistico, nei due spot per Il Giorno si nota una rima interna. “Notizie per tutti” esprime lo sguardo freddo tipico del cinema antonioniano, con un montaggio di immagini di repertorio, assai forti. Ne “Il giornale conteso” il montaggio è al contrario minimalista e punta, come spesso accade nei suoi film, alla sparizione dell’oggetto. In questo caso è Il Giorno che viene strappato e frammentato dai due contendenti. Questa scena rimanda quindi al gioco della comunicazione e rilancia ai lettori il compito del montaggio e di divulgare nuovamente la notizia stessa»

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