
Sarà perché due anni di restrizioni sono pesati soprattutto a bambini e ragazzi, a cui molto è stato tolto: la socialità, la vita all’aria aperta in condivisione con i coetanei, lo sport, la scuola. Sarà perché tanti giovani hanno voglia di fare, di tirare fuori energie e creatività. Sarà anche perché i genitori, dopo l’emergenza Covid che ha piegato l’economia, hanno bisogno ora più che mai di lavorare. Sarà per tutto questo che i centri estivi del territorio hanno raggiunto record di iscrizioni e proposte alternative. Per esempio, il Piperita city camp promosso dal locale Sabor Catalan di Corsico. I bambini si appassionano seguendo i laboratori di scultura, teatro, lezioni di spagnolo, yoga e cucina per preparare piatti della tradizione spagnola. "Ci scuseranno mamme e papà per le lavatrici extra – sorridono le educatrici –, i bambini hanno sperimentato nuove esperienze con entusiasmo". Divertimento che non manca neanche a Trezzano, dove il centro estivo dell’associazione Naviglio Sport ha fatto esplorare a bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni tanti sport, mancati negli anni della pandemia, e la natura nello scenario incantato del lago Mezzetta. Sempre a Trezzano, il Polo Ulisse che combatte la dispersione scolastica, ha pensato a lezioni di percussioni, per mettere alla prova il proprio talento musicale e sfogare un po’ di energia, e laboratori di street art. Duplice valenza: esprimere creatività attraverso i graffiti ma anche comprendere fin da piccoli la differenza tra arte di strada e vandalismo sui muri. In più, incontri con l’arboricoltore che ha tenuto un laboratorio di giardinaggio, per tirare fuori il pollice verde dei piccoli e imparare il rispetto per la natura.
Francesca Grillo