MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano si fa bella: il maxi piano del Comune per riqualificare gli spazi culturali

Sono dieci, fra bandi e avvisi pubblici, gli atti dell’assessorato comunale alla Cultura già pubblicati o in fase di pubblicazione per dare nuova vita a prestigiosi spazi cittadini

Palazzo Dugnani all’interno dei Giardini Montanelli

Palazzo Dugnani all’interno dei Giardini Montanelli

Milano, 28 luglio 2025 – Da Palazzo Dugnani all’ex cinema Orchidea, passando per il Museo del Fumetto e la Casa Museo Boschi Di Stefano, fino allo Studio Museo Francesco Messina, a Palazzo Moriggia (che ospita il Museo del Risorgimento), al Centro di alti studi delle arti visive (Casva) che aprirà presto al Qt8, alla Fabbrica del Vapore e ai teatri Ringhiera e Out/Off. Sono dieci, fra bandi e avvisi pubblici, gli atti dell’assessorato comunale alla Cultura già pubblicati o in fase di pubblicazione per dare nuova vita a prestigiosi spazi cittadini.

L'ex cinema Orchidea di via Terraggio
L'ex cinema Orchidea di via Terraggio

Ripartiamo dall’inizio, dai primi due spazi citati. Palazzo Dugnani – edificio con affreschi del Tiepolo che si trova fra via Manin e i giardini Montanelli, a lungo luogo privilegiato per la celebrazione dei matrimoni ma ora chiuso – e l’ex cinema Orchidea, che era stato aperto alla fine della Seconda Guerra Mondiale in un edificio nato sulle rovine del palazzo che Gian Galeazzo Maria Sforza regalò a Ludovico il Moro per i suoi soggiorni milanesi. Tramontata l’ipotesi di un museo della moda, per Palazzo Dugnani si apre ora la prospettiva di diventare un museo dei media e delle immagini o un polo scientifico culturale legato al vicino museo di Storia Naturale, con una concessione per 33 anni, un affitto annuo di 1 milione 633mila euro come base d’asta e lavori di restauro per 20 milioni che saranno “scontati“ dal canone come prevede il bando che si chiuderà il 29 agosto.

Il Museo  del Fumetto di viale Campania
Il Museo del Fumetto di viale Campania

Tra gli avvisi, nelle prossime settimane è atteso quello per lo spazio in viale Campania che ha ospitato “Wow Il museo del fumetto“, chiuso lo scorso 15 giugno. Ma ci sono anche il terzo piano della Casa Boschi Di Stefano, il centralissimo studio museo Messina e spazi a Palazzo Morando (dove si trova il museo di storia di Milano e delle collezioni di moda dal Seicento a oggi) nel Quadrilatero della moda e Palazzo Moriggia, sede del Museo del Risorgimento. E ancora la concessione dei servizi bar della nuova sede della Casva (Centro di Alti Studi sulle Arti Visive) che aprirà al Qt8, di spazi di coworking alla Fabbrica del Vapore, degli spazi del teatro Ringhiera e dell’Out/Off.

L’assessore comunale alla Cultura Tommaso Sacchi, intanto, sottolinea che “il numero di avvisi pubblici e l’attenzione con cui stiamo cercando, per ogni spazio, la soluzione più adatta, compatibile e sinergica rispetto alle collezioni che ospita, definisce con chiarezza il lavoro che stiamo portando avanti come assessorato alla Cultura per creare le condizioni di una gestione virtuosa del patrimonio culturale”.

Sacchi, subito dopo, aggiunge che “mentre i cantieri proseguono sotto la guida dell’area tecnica, il nostro lavoro non si arresta: ci stiamo muovendo in anticipo, attraverso un’intensa attività di ricognizione, analisi e progettazione, per farci trovare pronti alla riapertura di ogni spazio. Questo impegno prende forma concreta proprio nei bandi per la gestione degli spazi”.