
Il metal detector del tribunale di Milano
Milano, 9 aprile 2015 - Alla vigilia dell'Expo, quando Milano dovrebbe essere a prova di bombe e terroristi, un imputato riesce a entrare in tribunale con una pistola in tasca e a far fuoco uccidendo quattro persone e ferendone altre. Ce n'è abbastanza per far scoppiare una polemica sulla sicurezza che sembra diventare più rovente via via che Milano si riprende dallo choc di questa mattinata d'inferno. Tra i primi a intervenire proprio il supercommissario dell'Expo, Raffaele Cantone, magistrato e presidente dell'Anac: "Dovrebbe essere impossibile poter entrare armati in Tribunale..." taglia corto. E si dice "sconvolto" dalla morte del magistrato della Sezione fallimentare di Milano per mano di un imputato.
PISAPIA: "UNITI PER LA SICUREZZA" - A fronte della sparatoria avvenuta in un'aula di Palazzo di Giustizia, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, chiama all'"unità", sia nella vicinanza alle vittime, sia nell'"impegno per la sicurezza", incitando tutti a "evitare le polemiche". "Mi sono recato immediatamente a Palazzo di Giustizia - ha detto il sindaco intervenendo in consiglio comunale - anche perche' e' un mondo che conosco, e ho espresso alla magistratura, all'avvocatura e ai lavoratori la vicinanza e il cordoglio dell'intera citta'. La magistratura - ha proseguito sindaco - mettera' il massimo impegno per arrivare ad accertare se ci sono state carenze a livello di sicurezza. Credo sia importante dare un'immagine del fatto che siamo uniti per dare il massimo di sicurezza alla nostra citta'. E' importante che la magistratura, avvocatura e i lavoratori sentano la vicinanza della citta' e l'impegno di tutti noi affinche' fatti di questo tipo di fatti non si ripetano". Pisapia ha poi richiamato sulla necessita' di non strumentalizzare quanto accaduto, evitando le polemiche: "Il gesto migliore che possiamo fare - ha detto - e' quello di non utilizzare un fatto tragico per cose che nulla a che vedere con l'accertamento di quanto e' successo".
MARONI: "SCONVOLGENTE" - Il governatore della Lombardia Roberto Maroni aveva appena espresso lo stesso concetto: "È sconvolgente che una persona qualsiasi possa entrare nel Palazzo di Giustizia di Milano con un'arma, senza essere bloccato. Pare si tratti per giunta di una persona qualsiasi, non di un'organizzazione criminale, che ha studiato eventuali falle nel sistema di sicurezza, ciò rende quanto è successo ancora più impressionante. Siamo tutti ansiosi di capire cosa sia successo esattamente".
SALVINI: "GOVERNO DI INCAPACI" - “L’Italia di Renzi e Alfano e’ cosi’ sicura che si spara e si ammazza in pieno giorno in un tribunale. Una preghiera per le quattro vittime, e una preghiera per gli italiani in mano a un governo di incapaci”, ha dichiarato’ Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord.
ALFANO: "GRAVISSIMO, NON SI DEVE RIPETERE" - La sparatoria in tribunale a Milano è "un fatto che ci ha colpiti profondamente, gravissimo, inaccettabile, che purtroppo ha precendenti ma non doveva succedere e speriamo non succeda mai più". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Il ministro presente a Milano oggi, per un incontro sul tema sicurezza in vista di Expo sottolinea "l'eccellenza straordinaria del sistema di videosorveglianza" che ha consentito di individuare subito la targa dello scooter con cui il killer si è allontanato dal Tribunale ed è andato a Vimercate, dov'è stato arrestato. Però, è certo che "occorre fare chiarezza immediatamente e vogliamo che sia fatta subito, su quello che e' successo, su quello che non ha funzionato nel dettaglio, su chi e' il responsabile dell'ingresso di un'arma in un palazzo di giustizia".
RENZI: "FALLE NEL SISTEMA MA NON STRUMENTALIZZARE" - Di certo nel sistema di sicurezza del Tribunale di Milano "evidentemente ci sono state delle falle", ma questo non significa che l'Italia sia "un Paese in uno stato di terrore". Matteo Renzi riconosce che la sparatoria al Tribunale milanese è una "fatto incomprensibile e gravissimo", ma al tempo stesso invita le opposizioni a "non strumentalizzare" la vicenda e soprattutto a non coinvolgere l'Expo che sarà inaugurata il 1 maggio a Milano: "Non vedo cosa c'entri". Il primo pensiero del premier è per le vittime: "Voglio esprimere il senso del dolore profondo che a nome del governo e mio rivolgo, con un sentimento di vicinanza, alle famiglie delle vittime di Milano, alla città di Milano, alla magistratura e alla famiglia del giudice Ciampi, alla avvocatura e alla famiglia dell'avvocato Claris Appiani, alle persone che stanno lottando per la vita sotto i ferri dei medici. E' un giorno di dolore per tutti, è il momento del cordoglio".Ma poi entra nel merito di quanto accaduto: "Non è la prima volta" che avviene una sparatoria all'interno di un Tribunale, "ma deve essere l'ultima". Per questo "il governo ha dato mandato di fare piena chiarezza sulle falle del sistema che evidentemente ci sono state perchè è impossibile che una persona entri armata in un Tribunale". Dunque "bisogna capire chi è il responsabile" della falla nel sistema di sicurezza, e poi fare in modo che "chi ha sbagliato paghi". Quello che a Renzi preme sottolineare è che, a un mese dall'inaugurazione dell'Expo di Milano, la sicurezza in Italia è garantita: in primo luogo perchè "il nostro sistema di sicurezza poggia su donne e uomini che si sono dimostrati capaci di atti di vero eroismo" come l'aver fermato il killer di Milano che al momento dell'arresto "era ancora armato, aveva ancora dei caricatori e poteva ancora fare male". Renzi tiene a "ringraziare" Alfano "che era già a Milano" e il ministro della Giustizia Andrea Orlando "che si è recato a Milano immediatamente". E sull'intera vicenda Renzi ha assicurato che "il governo è pronto a riferire in Aula se ci sarà la richiesta".
M5S: "UN FAR WEST" -Si cerca di capire come sia potuta entare la pistola in una dei palazzi più sensibili della città protetto oltretutto dai metal detector. Alla carica anche il Movimento 5 Stelle: "Il Tribunale di Milano che diventa il Far West a pochi giornidalla partenza di Expo (come diavolo e' entrato un uomo armato?)" si chiede su Facebook il deputato grillino Alessandro Di Battista. "«Siamo vicini alle famiglie delle vittime della sparatoria al Tribunale di Milano e chiediamo al Ministro Orlando di riferire immediatamente alle Camere» dichiarano intanto i gruppi parlamentari dell'M5S di Camera e Senato. «È inaudito che dopo quasi otto anni si sia ripetuto quanto accaduto nel Tribunale di Reggio Emilia, quando il 17 ottobre 2007 morirono due persone. Com'è possibile che un imputato entri in un Tribunale con una pistola in tasca? Come è possibile che ci sia un buco nella sicurezza di un tribunale così importante come quello di Milano? Le misure di sicurezza adottate per i tribunali dopo gli omicidi del 2007 sono state rispettate? Orlando risponda alle Camere» concludono i pentastellati.
SANTANCHE' : "ITALIA SCOLAPASTA - Rincara la dose Daniela Santanchè di Forza Italia: "L'Isis è alle porte e ci minaccia ogni giorno, tra pochi giorni avrà inizio l'Expo: il nostro Paese dovrebbe essere iper sicuro invece è ridotto a uno scolapasta. Ci spieghi Alfano - e lo faccia in fretta - come si fa ad entrare armati in un tribunale come è avvenuto oggi a Milano".
LEGA NORD: "LA SICUREZZA E' UN EMERGENZA" - Se viene violato un tribunale - luogo, per eccellenza, della giustizia - è chiaro che la sicurezza, fino ad oggi tema dimenticato dal governo, è diventata un'emergenza nazionale«. Lo afferma Nicola Molteni, portando »il cordoglio e la solidarietà« del gruppo Lega Nord ai familiari delle vittime colpite questa mattina a palazzo di giustizia, a Milano». Molteni ha invocato «l'immediata informativa del ministro Orlando in aula» e ha ricordato la figura del magistrato Fernando Ciampi, «persona stimata, rigorosa e coraggiosa». «Il tema della sicurezza - mai posto nell'agenda politica di Renzi - è di assoluta urgenza e non può essere posto solo nell'immediatezza di fatti tragici»
SAVIANO: "TROPPO FACILE" - "A Milano morti e feriti in seguito a una sparatoria a Palazzo di Giustizia. A sparare un imputato del crac Eutelia. Una prima semplice considerazione: nei tribunali italiani esistono controlli e metal detector. Perche' nella parte maggiore dei casi non sono attivi o e' facilissimo eluderli?". Lo scrive su facebook Roberto Saviano.
MAGISTRATURA IN DIPENDENTE: "INTOLLERABILE" - "Magistratura Indipendente apprende con sgomento quanto è accaduto al Tribunale di Milano» si legge in una nota del gruppo guidato da Antonello Racanelli e Giovanna Napoletano. «Magistratura Indipendente esprime profondo cordoglio per le vittime, tra le quali vi è anche un collega, e solidarietà alle loro famiglie. Al dolore si accompagna anche la preoccupazione per le condizioni di insicurezza nelle quali i magistrati quotidianamente svolgono la loro attività. Magistratura Indipendente - prosegue la nota - invita le autorità competenti ad adottare immediatamente le opportune iniziative perché simili episodi non possano più verificarsi. Non è tollerabile che un imputato possa entrare armato in un palazzo di giustizia».
Redazione Il Giorno.it