Sparatoria di Vignate: dalle telecamere un indizio

È la speranza di chi indaga e del primo cittadino di Vignate dopo la violenta aggressione nel piazzale della stazione dell’altra sera

I carabinieri sul posto

I carabinieri sul posto

Vignate (Milano), 17 gennaio 2021 - Spari nel parcheggio della stazione ferroviaria, il ferito è in buone condizioni, il mistero sull’episodio ancora fitto. Il 28enne italiano, residente in provincia di Milano, raggiunto venerdì nel tardo pomeriggio, sul piazzale della stazione ferroviaria, da un proiettile alla coscia destra, è stato operato la notte scorsa dall’équipe dei sanitari dell’ospedale di Niguarda. Non appena sarà dato l’ok medico, sarà interrogato dai carabinieri di Cassano d’Adda e di Melzo, impegnati nelle indagini.

A Vignate choc e sconcerto per un fatto che non ha avuto esito tragico ma è molto inquietante. Al lavoro svolto sinora dagli inquirenti plaude il sindaco Paolo Gobbi: «Spero - dice fra l’altro -. che anche il nostro sistema di telecamere, particolarmente strutturato, possa essere di aiuto a chi indaga sul fatto». Le prime acquisizioni di immagini, negli uffici della polizia locale, sarebbero avvenute già l’altra sera.

La mattina dopo il ferimento regna la tranquillità nel parcheggio dello scalo ferroviario, non lontano dal centro del paese, confinante con un’ampia area verde e zona di passaggio per tanti vignatesi a tutte le ore del giorno. Non un’area sinora teatro di episodi di microcriminalità di particolare rilievo. Certo, ritrovi serali e qualche episodio di vandalismo.

Il 28 enne ferito non risiede a Vignate, ma in altro comune della provincia di Milano non precisato dagli inquirenti. Ha precedenti penali, ma non risulterebbe, a primi riscontri, legato a criminalità organizzata. Perché si trovasse nel parcheggio della stazione vignatese alle 18.30 dell’altra sera e quali siano state dinamica esatta e matrice del ferimento, nonché, soprattutto, chi ne sia stato l’autore, resta oggetto di ipotesi: una lite, spaccio di stupefacenti, un incidente.

È stata la stessa vittima, raggiunta dal colpo di pistola, a chiamare i soccorsi con il telefono cellulare. Al loro arrivo sanitari e inquirenti l’avrebbero trovato accanto alla sua utilitaria, una Lancia Y color bordeaux, cosciente. Non avrebbe ancora fornito alcun ragguaglio. Trasferito il ferito in ospedale, i rilievi dei carabinieri si sono protratti per diverse ore: nel parcheggio, all’interno dell’autovettura, nel sottopassaggio della stazione, nelle vie vicine. Sul posto anche il primo cittadino Paolo Gobbi. «Non ho ragguagli - spiega - certamente inquietante soprattutto in una comunità come la nostra».

Sui social il sindaco spiega di "non aver dormito tranquillo. Soprattutto pensando al luogo dove è accaduto il fatto e dove si trovano i ragazzi. La paura che gli stessi potessero essere coinvolti è stata la mia principale preoccupazione". In ausilio alle indagini le telecamere di videosorveglianza. Ve ne sono 50 in paese, di cui alcune a ridosso stazione, e 4 a monitorare i varchi all’abitato, con tanto di segnalazione targa di tutte le auto in transito. "Abbiamo investito molto e con convinzione sulla videosorveglianza - così Gobbi -. E ho la convinzione che le prime risposte arriveranno a breve".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro