NICOLA PALMA
Cronaca

Spacciatori di coca rosa a Milano, servizio a domicilio e covo-deposito al Ticinese. Ecco cos’è 2C-B la “droga dei ricchi”

I tre pusher intercettati dalla Squadra mobile dopo una consegna e seguiti da Greco a viale Col di Lana. Blitz nell’appartamento

Cocaina rosa

Cocaina rosa

Milano, 1 ottobre 2023 – Viene comunemente chiamata "coca rosa", ma in realtà la sostanza psicoattiva che in chimica è indicata con la formula 2C-B è spesso un mix di benzodiazepine, metanfetamina e catinoni sintetici. A differenziarla dalla "bianca" c’è anche il prezzo della cosiddetta "droga per ricchi": fino a 400 euro a grammo. Venerdì sera, gli agenti della Squadra mobile ne hanno sequestrati un centinaio a valle di un’inchiesta-lampo che si è conclusa con l’arresto di tre pusher in zona Ticinese.

L’operazione inizia in via Cadore: i segugi dell’Antispaccio della sezione "Contrasto al crimine diffuso", coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Michele Scarola, notano una donna che sta aspettando qualcuno davanti a un portone; controlla nervosamente il cellulare, come se stesse aspettando una chiamata da un momento all’altro. In effetti, pochi secondi dopo, si materializza una Yaris bianca: al volante c’è un ragazzo con un cappellino che poi verrà identificato per Akil L., pregiudicato albanese di 26 anni; accanto a lui è seduto Alessandro F., diciottenne di Rozzano con precedenti per resistenza. è proprio il più giovane a dare qualcosa alla donna, che poi saluta frettolosamente e si infila di corsa nello stabile in cui verosimilmente abita.

A quel punto, i poliziotti in borghese, sicuri di aver assistito in diretta a uno scambio dose-soldi, iniziano a pedinare la Yaris: l’utilitaria bianca si ferma in viale delle Rimembranze di Greco per far salire il terzo uomo, il ventiquattrenne albanese Eneo S., che si mette alla guida. La Toyota riparte ancora, attraversa la città e si ferma in piazza XXIV Maggio angolo corso di Porta Ticinese, vicino al fast food che sta all’angolo. In quel momento, scatta il blitz della Mobile: nelle tasche dei tre, gli agenti trovano complessivamente 1.700 euro in banconote di vari tagli. Poi la perquisizione prosegue in macchina: dal parabrezza spunta un involucro di carta stagnola che contiene 0,86 grammi di cocaina; altri 14,5 grammi sono nascosti sotto la leva del cambio, divisi in nove dosi avvolte in post-it gialli e rossi.

Le chiavi che i tre hanno addosso aprono tutte la stessa porta: quello di un appartamento di uno stabile in viale Col di Lana. Lì i poliziotti scovano altri 459 grammi di cocaina, 100 grammi di 2C-B, 1,2 chili di hashish, due bilancini di precisione e 31.280 euro in contanti. Altri quattro chili di hashish verranno trovati in un’altra abitazione usata dal gruppo come deposito: in via Bertinoro, a due passi da piazza Stuparich. I tre sono stati arrestati, d’intesa col pm di turno Rossana Guareschi, e portati in camera di sicurezza in vista della direttissima. Le indagini della Mobile proseguiranno per cercare di risalire ai fornitori e per capire a chi fosse destinata la coca rosa. Qualche ora dopo, alle 2.30, gli agenti del commissariato Sempione hanno sequestrato altri 3,9 chili di hashish e 15mila euro a un ventiduenne italiano, fermato per un controllo in via Sarpi e trovato in possesso di 19,5 grammi di droga e 210 euro. Poi la perquisizione a casa, a Quarto Oggiaro.