"Sono stati garantiti gli inquilini ritenuti debitori incolpevoli"

La crisi degli sfratti a Opera ha scatenato proteste e tensioni politiche. Nonostante le accuse reciproche, l'amministrazione attuale assicura di aver garantito ai cittadini in difficoltà durante la pandemia.

Nonostante la situazione sfratti, il dramma sfiorato e la protesta popolare seguita – tra i motivi che hanno portato alla forte crisi nella maggioranza che amministra Opera – ancora non c’è una nota ufficiale che spieghi come si sia arrivati all’attuale situazione che sta creando un allarme sociali senza precedenti in città. Per ora c’è solo lo scarica-barile tra amministratori comunali di oggi e di ieri. "Attualmente non ci sono sfratti esecutivi in corso a Opera nelle case sociali", era stato il laconico comunicato emesso dal sindaco Barbara Barbieri a cinque giorni dal dramma vissuto in Comune. È seguita una comunicazione più articolata: "Nel 2019 la giunta Nucera-Fusco, con specifico incarico dato a un consulente legale, aveva attivato le relative procedure che l’emergenza Covid, con le sue regole a garanzia della sicurezza, ha fermato. L’attuale giunta nel 2022 ha ripreso a fare le valutazioni di merito: sono stati garantiti tutti coloro i quali risultavano “debitori non colpevoli“, come per esempio i cittadini che hanno perso il lavoro". E ancora dal Comune l’attacco all’opposizione: "Troviamo indecorosa una eventuale strumentalizzazione politica di una vicenda simile. I cittadini di Opera hanno potuto e possono sempre contare su questa amministrazione, che è stata loro vicina ed è intenzionata a continuare a esserlo". Mas.Sag.

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