L’allarme è partito dai farmacisti, particolarmente sotto pressione tra i tamponi scolastici e il recente richiamo a controllare anche i documenti d’identità di chi va a fare il test, dopo l’allarme lanciato dal Nas sul rischio che alcuni positivi si tamponino in serie con tessere sanitarie altrui per garantire fraudolentemente un super green pass ai no vax. Ma ci sono stati rallentamenti e blocchi - lunedì sera dopo le 18.30, e per un paio d’ore ieri mattina - in tutta la Lombardia sul sistema attraverso il quale vengono caricati gli esiti dei tamponi, e in diverse province hub e drive pubblici, laboratori privati e ovviamente anche farmacie tamponatrici hanno dovuto rimandare il caricamento dei risultati fino a quando non è ripartito il sistema.
Dall’assessorato al Welfare della Regione spiegano che si è trattato di un problema alla rete dati, legato alle Vpn del fornitore BT (un ramo di British Telecom ceduto alla nostrana Tim), e che entro la mattinata di ieri era stato risolto. Federfarma Brescia però rilancia: "Sono mesi che ci sono problemi, è indispensabile che la Regione riveda le modalità di funzionamento di alcuni sistemi".
Si accoda alla richiesta Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd: "Per diverse ore il portale regionale lombardo per i referti dei tamponi è stato bloccato, rendendo difficile il lavoro degli operatori e ritardando sia lo svolgimento dei test, sia la consegna dei green pass. È l’ennesimo incidente che riguarda il sistema informatico della Regione, che costa ai lombardi molti soldi ogni anno". Gi. Bo.
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