A lanciare la palla a canestro ha iniziato a soli 7 anni. Una passione nata a scuola, nelle ore di educazione fisica, che è diventata il lavoro principale per Simone Valsecchi. Ora ha 19 anni e dopo anni di esperienza sul campo è stato notato prima dalla dirigenza dell’Urania basket, squadra di Milano, e poi dall’Aurora Desio che milita nella Serie B Nazionale.
Simone, come ti sei avvicinato a questa disciplina?
"Quando ero alle elementari ho iniziato a prendere dimestichezza con la palla da basket, incoraggiato dalla mia insegnante Cristina Melegazzi, che poi è diventata la mia allenatrice, e da Andrea Dalla Cort. Entrambi gli allenatori mi hanno sostenuto, hanno visto che avevo una passione vera per questo sport e tanta voglia di giocare".
Qual è stato il tuo percorso sportivo?
"Ho cominciato al Centro sportivo Corsico: volevo provare qualcosa di nuovo, diverso dal solito calcio, e mi sono iscritto. Il mio percorso al CSC è durato sei anni: tre di mini basket con Melegazzi e gli altri tre con Dalla Cort, fino alla fine delle scuole medie. Sono stati anni di inizio e crescita, utili soprattutto per coltivare questa passione e farmi innamorare di questo sport".
E dopo? Dove hai giocato?
"A 15 anni, dopo essere stato notato dal dirigente del settore giovanile dell’Urania, è arrivata la proposta di giocare nella squadra di Milano. Qui ho giocato per cinque anni, disputando i campionati under 15, 16, 17, 18 e 19 Eccellenza, oltre a tre stagioni con la serie A2".
E poi sei approdato a Desio.
"Esatto, una squadra e un gruppo affiatato che ha grande determinazione e ambizioni. Gli anni a Milano mi hanno lasciato tantissimo: sia da parte degli allenatori sia dai compagni di squadra. Con l’Urania ho raggiunto obiettivi importanti, come la partecipazione alle finali under 19 Eccellenza e la qualificazione tre le prime 8 squadre d’Italia. Ora a Desio ho più esperienza e sono determinato a dare sempre di più".
Ti dedichi solo al basket?
"Per ora sì, a tempo pieno. Vorrei comunque anche proseguire gli studi e prendere una laurea, non in ambito sportivo, magari in tutt’altro percorso, per diversificare le conoscenze. Non ho ancora deciso quale, mi tengo tutte le porte aperte".
Quali sono i tuoi obiettivi?
"Se devo sognare in grandissimo, non guardo all’NBA ma dico che vorrei arrivare a giocare nel Real Madrid. Per ora tengo la testa bassa e continuo a fare del mio meglio e a imparare. Il mio mito è Kobe Bryant: è stato un campione sia in campo che fuori. Voglio ispirarmi a lui come impegno e determinazione. La passione e il desiderio di farcela non mi mancano".
Massimiliano Saggese