Ruby Ter, Berlusconi in Procura: teste su presunta estorsione delle Olgettine

La giovane Giovanna Rigato avrebbe preteso un milione di euro in cambio del silenzio con stampa e pm

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Milano, 23 febbraio 2017 -  Silvio Berlusconi è stato convocato in Procura dal pm Tiziana Siciliano, dove è stato sentito come parte offesa nell'inchiesta sulla presunta tentata estorsione per la quale aveva denunciato una delle ragazze ospiti delle serate di Arcore, Giovanna Rigato. La giovane avrebbe preteso un milione di euro in cambio del silenzio con stampa e pm.  La deposizione dell'ex premier, durata circa due ore e mezza, davanti ai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, si è tenuta in un ufficio al quarto piano della Procura di Milano e una parte del corridoio era 'blindata' dai carabinieri che hanno impedito ai cronisti di avvicinarsi. Alla testimonianza come parte offesa erano presenti anche gli avvocati Niccolò Ghedini e Federico Cecconi (fuori dall'ufficio anche il medico personale dell'ex Cavaliere, Alberto Zangrillo), perché è imputato in procedimento connesso (già ieri Ghedini si era presentato in Procura).

Già lo scorso novembre era emerso che Silvio Berlusconi - assolto in via definitiva per il caso Ruby e imputato nel procedimento 'Ruby ter' per corruzione in atti giudiziari perché avrebbe pagato, secondo l'accusa, le ragazze in cambio del silenzio o di versioni favorevoli - aveva denunciato Rigato, perché aveva preteso con minacce 1 milione di euro. In particolare, la giovane showgirl avrebbe iniziato a chiedere i soldi a partire dallo scorso settembre e, da quanto si è saputo, rivolgendosi direttamente anche all'ex premier (con visite ad Arcore), oltre che ai suoi legali, dicendo che se non avesse ottenuto quanto richiesto sarebbe andata a parlare sui media delle serate a villa San Martino. Oggi pomeriggio, da quanto si è appreso, Berlusconi ha confermato davanti ai magistrati di essere stato vittima della tentata estorsione. Berlusconi si è però anche detto "dispiaciuto" per aver denunciato Rigato, che avrebbe tentato di estorcergli un milione di euro, ma si è mostrato "compassionevole" nei suoi confronti. L'ex premier ha quasi giustificato la ragazza, dicendo che ha agito così perché probabilmente "era in difficoltà economiche", come tutte le altre ragazze coinvolte nei processi del Rubygate, che non riescono più a trovare ne lavoro ne fidanzati. 

Gli atti della posizione di Rigato nell'ambito del Ruby ter, intanto, dalla Procura di Treviso (dove erano stati inoltrati dal gup) sono tornati a Milano perché gli inquirenti stanno anche indagando su ultimi e recenti versamenti alle Olgettine. Stando al nuovo filone, infatti, sono almeno 13, tra cui anche la stessa Rigato, le ospiti delle serate ad Arcore alle quali Berlusconi avrebbe continuato a versare soldi, in qualche caso anche in tranche da 15 mila euro, fino allo scorso autunno. La difesa di Berlusconi ha sempre classificato questi versamenti alle ragazze come atti di generosità perché hanno avuto la vita rovinata dopo l'esplosione del caso.(

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