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Silvia al pm: "Le minacce? Sono serena" Ma l’odio si diffonde sul web e per strada

La Procura, che ha aperto un’inchiesta su messaggi e lettere minatorie ricevute dalla giovane, per il momento non ritiene necessaria una protezione per lei. I carabinieri del Ros stanno selezionando tra post e missive il materiale valutato come più pericoloso

Ha detto di "essere serena" malgrado le minacce, Silvia Romano. Ieri pomeriggio è stata sentita dal responsabile dell’antiterrorismo il pm Alberto Nobili, che coordina l’indagine e per il momento non ritiene che alla ragazza debba essere imposta una scorta o una tutela di polizia. Intanto gli uomini del Ros dei carabinieri stanno raccogliendo e vagliando tutti i messaggi minatori ricevuti dalla giovane, non solo i post sui social ma anche alcune lettere. Gli inquirenti dovranno verificare anche se alcuni messaggi possano essere riferibili a gruppi di estrema destra.

Mentre è la magistratura di Roma che indaga sul sequestro, l’audizione di Silvia e di sua madre, ieri pomeriggio, ha riguardato ovviamente soltanto il capitolo delle minacce, anche di morte, rivolte in queste ore alla giovane.

Sia lei che la mamma hanno spiegato che, malgrado le intimidazioni ricevute, sono tranquille, serene, compatibilmente con la situazione che soprattutto la ragazza sta vivendo in queste ore dopo 18 mesi nelle mani dei sequestratori. Nel corso del suo colloquio con il magistrato, Silvia si è mostrata anche convinta e serena per la sua scelta di convertirsi alla religione islamica. Ad un certo punto sono stati i carabinieri che le hanno chiesto, come forma di cortesia, se volesse sospendere la deposizione all’ora della preghiera islamica.

Formalmente, la giovane è stata sentita come parte offesa nel procedimento a carico di ignoti per il reato di minacce aggravate. Oltre alle minacce vere e proprie selezionate dagli investigatori, o all’auspicio di Vittorio Sgarbi di vederla in manette per complicità con il terrorismo, contro Silvia anche molti messaggi pieni d’odio, offensivi, sgrammaticati. Ecco qualche esempio; "Sinceramente appena lo vista ho detto sembra incinta. Poi magari è solo ingrassata, quindi tanto male lì non è stata". C’è chi la mette sul piano economico: "Quei soldi potevano servire a noi italiani, agli imprenditori. Hanno pagato un salatissimo riscatto per questa demente e mi sa pure incinta e non di poco, secondo me un bel sette mesi". Gli insulti si sprecano: "Certo che se i servizi segreti hanno dato 4 milioni a sta cessa, ne vedremo delle belle". C’è chi addirittura vorrebbe toglierle la cittadinanza: "Nn è più italiana, ma che se ne vada. Cosa è venuta a fare? Mandiamola indietro". "E ora dice pure che ritornerà in Kenya a fare la marocchina con i soldi degli italiani. Vergogna per questo".

Critiche e offese abbondano non solo on line ma anche per strada: ieri, davanti al palazzo dove abita la ragazza in via Casoretto, un uomo a braccetto con la moglie ha sentenziato: "Gli italiani muoiono di fame e noi spendiamo 1 milione di euro per questa che va laggiù ed è pure islamica", mentre un ragazzo in bicicletta ha urlato offese sia ai giornalisti che alla cooperante: "Fate il lavoro sbagliato e bisogna andare a prendere la gente perbene, non sta st...za qui". Un altro ha detto: "È una traditrice, è pure tornata a casa con quell’abito islamico".