Si punta di più su investimenti tecnologici

Ruben

Razzante*

Quanto investono le imprese in nuove tecnologie? A quanto pare sempre di più e con collaudati sistemi di misurazione delle performance. Significa che gli investimenti digitali hanno un impatto diretto sul business delle aziende e sull’innovazione complessiva dei processi produttivi di beni e servizi. Durante la pandemia puntare sulle attività on-line e massimizzare l’utilità delle tecnologie è stato inevitabile, ma da allora non si è più tornati indietro, nonostante il graduale ritorno alle attività in presenza. Nel mondo imprenditoriale è cresciuta in maniera più o meno uniforme la cultura digitale, come documenta una recente ricerca dell’Osservatorio Digital Transformation Academy della School of management del Politecnico di Milano. I dati sono eloquenti: dopo il forte aumento del 2022 (+4%), anche per il 2023 si stima un rialzo del 2,1% dei budget Ict (Information and communication technology) delle imprese italiane, con il contributo rilevante di quelle piccole e medie (2,4%). Nel 2022 sono entrate nel vivo le prime azioni concrete di attuazione del Pnrr, che contiene importanti investimenti nell’area della digitalizzazione. Nell’anno appena iniziato, il 43% delle imprese aumenterà i budget per le tecnologie digitali. Si conferma la propensione a dedicare budget per l’innovazione digitale anche in altre funzioni esterne alla Direzione Ict, come fa già il 61% delle grandi imprese. Una delle categorie con le quali il progresso tecnologico dovrà fare i conti nel prossimo futuro è quello della sostenibilità. Lo sviluppo sostenibile è in cima alle priorità delle imprese di grandi dimensioni. Nel 2023 gli investimenti digitali delle imprese si concentreranno su sistemi di Information Security (50% delle preferenze), Business Intelligence, Big Data e Analytics (46%) e Cloud (30%), seguiti da Software di profilazione e gestione dei contatti (Crm) e Software Gestionali (Erp).

* Docente di Diritto dell’informazione

all’Università Cattolica

di Milano