
Severino Antinori
Milano, 8 aprile 2019 - Ha ammesso le sue responsabilità spiegando di non essere mai stata capace di opporsi "alle richieste" avanzate e, riferendosi a Severino Antinori, di aver sempre "eseguito gli ordini". È la dichiarazione scritta depositata in appello a Milano dalla segretaria del medico con cui lavorava alla Clinica Matris e con cui ora è a processo per il caso di prelievo forzato di ovuli a una infermiera a cui ha chiesto 'scusa' e per traffico di ovociti. Per la prima volta viene confermata da un imputato l'ipotesi dell'accusa.