LAURA LANA
Cronaca

Sesto, "troppo odore" al mercato: petizione contro la bancarella del pesce

Quindici famiglie di un condominio del quartiere Torretta hanno chiesto al Comune lo spostamento dell'ambulante

Il mercato di Sesto San Giovanni

Sesto San Giovanni (Milano), 14 luglio 2021 – Non c’è pace per i mercati di Sesto San Giovanni. Dopo le proteste delle associazioni di categoria, per l’annullamento delle fiere del Primo Maggio e della festa patronale e dopo le lamentele di diversi ambulanti per lo spostamento dei mercati infrasettimanali, ora la parola passa ai residenti.

Così, succede che un condominio abbia presentato in municipio una raccolta firme, per chiedere una diversa dislocazione di una bancarella del pesce, “colpevole” di un odore troppo persistente proprio sotto balconi e finestre dello stabile. La petizione ha raccolto l’adesione degli inquilini, ormai stanchi di avere quell’attività proprio nei pressi della loro abitazione. “È ragionevole che si debba arrivare a una petizione popolare per far presente all’amministrazione comunale che i banchi del pesce non dovrebbero essere posizionati in prossimità di abitazioni? – chiede retoricamente un residente – È ammissibile che nessun funzionario comunale abbia evidenza dei miasmi che per più giorni ammorbano l’aria, corredati da nugoli di mosche? E il servizio di prevenzione e igiene dell’Ats si muove solo a seguito di esposto?”. Uno stabile del quartiere Torretta, che sta proprio davanti al pescivendolo, si è già mosso in questo senso, chiedendo al Comune lo spostamento dell’operatore e corredando la richiesta dalle firme di una quindicina di famiglie, che abitano nel rione. Il banco in questione “si trova anche vicino agli ambulatori dell’ospedale cittadino”, fanno presenti gli inquilini.

Lo stesso malumore, da tempo, campeggia nel centro storico: proprio sotto le finestre del palazzetto comunale sono posizionati gli ambulanti che vendono il pesce. E, con gli ultimi spostamenti dei mercati, i banchi sono anche aumentati di dimensione. Scontenti i sestesi e scontenti pure alcuni ambulanti, che si dicono penalizzati dalla riorganizzazione che ha interessato i mercati all’infrasettimanali. “Alcuni di noi si sono visti cambiare sede e non sempre la clientela è disposta a seguire l’attività – spiega un ortolano -. Alcune tipologie di merce, poi, hanno trovato un operatore concorrente proprio accanto al proprio stand, mentre prima situazioni simili erano più rare”. Da parte degli uffici comunali si è lavorato per mesi, in sinergia con le associazioni di categoria, per causare meno disagi possibili agli ambulanti, che hanno anche potuto scegliere il proprio nuovo posto nel layout predisposto dei nuovi mercati.