
Terreni inquinati Roggia Molino
Sesto San Giovanni (Milano) - La roggia di via Molino Tuono è stata inquinata con metalli pesanti, dopo una serie di sversamenti abusivi. È quanto si legge nella documentazione degli uffici del Comune, che ha ora commissionato un esame più approfondito per stabilire il grado di contaminazione. "La contaminazione è stata causata dallo scarico di acque reflue industriali" di una ditta del comparto industriale che insiste su quella zona, secondo i tecnici di piazza della Resistenza.
Due mini-tracce dovranno ora essere effettuate sui terreni, in prossimità dell’area che confina con il Parco Adriano di Milano. Si scaverà per una profondità di due metri, così da prelevare e campionare il materiale da sottoporre ad analisi. Un primo "prelievo" è già stato realizzato. "Sono stati eseguiti, lungo il muro di recinzione industriale, in prossimità dei due scarichi abusivi, dei campionamenti di materiale che andava poi ad alimentare l’alveo della roggia, attualmente non più alimentata (il fontanile è abbandonato e asciutto da anni)", si legge nel documento del settore Ambiente del municipio.
Ora si rendono necessarie 4 analisi da parte di laboratori certificati su campioni prelevati, dove si andrà a indagare la presenza di arsenico, piombo, rame, zinco, si dovranno determinare gli idrocarburi esistenti e il ph del terreno. Dall’esito di queste verifiche, si dovrà anche stabilire se l’inquinamento è circoscritto all’area oppure arriva fino a Milano. Infatti, sempre secondo la determina, "si presume che lo stato di contaminazione sia esteso anche al di fuori di quelli che sono i confini comunali sestesi".
Uno scenario che preoccupa le associazioni, che chiedono analisi ancora più approfondite di quelle richieste ai laboratori. Ad esempio, l’associazione di via Sottocorno chiede "di eseguire un certo numero di carotaggi lungo la roggia con profondità di 6/8 metri, verificando in questo modo la contaminazione in prossimità della falda. Non comprendiamo poi il perché non si sia attivata Arpa su un evento di tale gravità". La preoccupazione è che l’inquinamento possa aver corso su tutta la zona circostante della Bergamella, dove ci sono servizi di interesse pubblico, vissuti dai cittadini. "Ovviamente ci auguriamo che sia circoscritto alla roggia e non vada oltre, soprattutto che non abbia toccato la falda acquifera, e quindi non ci sia pericolo per chi ha l’orto, chi frequenta il parco, chi vive o lavora nei pressi del centro industriale".