
Un recente presidio delle associazioni contro l'amianto
Sesto San Giovanni (Milano) – Lotta all’amianto, la parola d’ordine è non dimenticare. Domani, sabato 29 aprile, alle ore 16 davanti alla lapide di via Carducci a Sesto San Giovanni, andrà in scena il presidio per ricordare i morti e portare avanti la battaglia civica. L’amianto, un assassino silenzioso di lavoratori e cittadini che ha ucciso ieri, uccide oggi e continuerà a farlo domani nell’indifferenza di padroni, istituzioni e governi.
Nel mirino della protesta gli imprenditori “che non hanno esitato a produrre e utilizzare questo cancerogeno di cui conoscevano benissimo gli effetti dai primi del Novecento; le istituzioni e i governi (di tutti i colori) che hanno sempre ignorato – e continuano a farlo - questa strage. I tribunali che assolvono, con mille cavilli, i responsabili, garantendo loro l’impunità”.
Le vittime, spiegano i manifestanti, sono più di 4.000 morti fra gli operai, 1.500 decessi tra i familiari (dati Inail per il 2022). E i cittadini, visto che “in 30 anni l’Italia ha bonificato solo un quarto di tutta la fibra killer presente sul nostro territorio negli edifici pubblici, nelle scuole, negli edifici privati”.
A questi numeri vanno aggiunti i più di 1.000 lavoratori morti di lavoro (dati 2022) e le centinaia di vittime delle stragi civili, da quella di Viareggio al Ponte Morandi. “Un filo nero, è la tesi, lega tutte queste vittime: lo sfruttamento e la ricerca del profitto per pochi ottenuto sul sangue dei molti. Oggi siamo qui non solo per ricordare tutte le vittime di questo barbaro sistema. Spezziamo il silenzio. basta morti per il profitto.