BARBARA CALDEROLA
Cronaca

La battaglia di un padre: “I servizi sociali sono in ferie, da metà luglio non vedo mio figlio malato”

Sesto San Giovanni, l’avvocato Marzorati: “Questo genitore può stare col piccolo solo alla presenza degli operatori, ma fino a settembre non ci sono”. L’assessore Pizzochera respinge l’addebito: basta chiedere, il personale c’è

L'incontro di un bimbo col papà (foto d'archivio)

L'incontro di un bimbo col papà (foto d'archivio)

Sesto San Giovanni (Milano) – “I Servizi sociali sono in ferie fino a settembre e un bambino di 5 anni non può vedere suo padre per settimane. È un caso emblematico che non deve succedere più a nessuno. Il Comune si organizzi". A raccontare la vicenda è l’avvocato che lo assiste, Andrea Marzorati. L’amministrazione replica: "Il personale c’è, bastava mettersi d’accordo".

L’avvocato Andrea Marzorati
L’avvocato Andrea Marzorati

Tutto si svolge a Sesto San Giovanni. "Dopo la separazione dei genitori e un’accesa battaglia legale fra loro, il 17 luglio il Tribunale di Monza ha affidato il figlio al Municipio di residenza, accordando però al papà la possibilità di “vederlo e tenerlo con sé secondo un calendario e con modalità stabilite dai Servizi sociali alla presenza di un loro educatore”. Peccato che non ce ne siano disponibili, l’ufficio si appoggia a una struttura esterna che ne è sprovvista per più di un mese e chissà fino a quando. Così - ancora Marzorati - da metà luglio il padre non abbraccia il bambino". Non è "possibile nemmeno programmare visite future - aggiunge - come aveva stabilito il giudice". Il provvedimento dispone che gli incontri fra i due avvengano in uno spazio neutro e quando l’avvocato scrive per capire "come e quando", gli viene risposto che "potranno essere attivati solamente da settembre a causa di mancanza di operatori".

Parole che feriscono. "Il piccolo ha una malattia rara, una sessantina di casi in tutto il Paese e ieri il papà non ha potuto accompagnarlo a Roma per gli accertamenti semestrali in un ospedale specializzato sempre perché non c’era l’educatore: il deficit organizzativo del Comune è gravissimo. Nessuno nega il diritto alle vacanze, ma questo non può ledere quello di bimbo che chiede di abbracciare il suo papà, di giocarci per qualche ora". L’assessore alla partita Roberta Pizzochera nega ogni addebito "le risorse ci sono, oltre a quelle alle dipendenze dirette possiamo contare su figure aggiuntive in arrivo da un appalto che ha potenziato la struttura, improntata al criterio della flessibilità per rispondere a ogni esigenza. Lo spazio neutro di via 20 Settembre si ferma 15 giorni ad agosto e 15 a Natale, ma abbiamo la possibilità di fare fronte a una prescrizione del tribunale. Serve solo un minimo di tempo per inserire il caso in un’agenda fittissima: ai minori in difficoltà dedichiamo un investimento di 3 milioni l’anno". Marzorati, che ha ottenuto che il padre possa fare una videochiamata al giorno al figlio, è convinto che "la battaglia legale contro l’inerzia sarà ancora lunga" e ieri ha depositato un’istanza urgente al giudice "per cancellare l’inefficienza".