LAURA LANA
Cronaca

Sesto, i residenti del Rondò scendono in strada: “Basta risse e spaccio, vogliamo sicurezza”

Il comitato "Riprendiamoci piazza Trento e Trieste" ha organizzato un flashmob sotto il municipio dopo l'ennesima maxi rissa di poche sere fa

La manifestazione dei residenti del Rondò

La manifestazione dei residenti del Rondò

Sesto San Giovanni (Milano), 25 maggio 2024 – “Basta spacciatori”, “I sestesi meritano una città vivibile”, “Difendiamo la legalità” e, ancora, “La libertà di camminare in sicurezza per strada non deve essere un lusso per pochi ma un diritto per tutti”. I cartelli sono stati disseminati in piazza della Resistenza, sui muri e nelle aiuole. Chiedono sicurezza i residenti del quartiere Rondò, riuniti nel comitato “Riprendiamoci piazza Trento e Trieste” che oggi pomeriggio, sabato 25 maggio, si sono riuniti in piazza della Resistenza, sotto il municipio per chiedere più controllo, più sicurezza, più attenzione per un rione che ormai da un anno sta vivendo un’escalation di episodi violenti e illeciti.

“Abbiamo convocato questo presidio sotto il Comune per chiedere più sicurezza e decoro in una zona, ma ormai in tutta la città, che si è trasformata in un far west a causa del quale abbiamo paura a uscire di casa. La partecipazione è aperta a tutti i sestesi che vivono la stessa nostra condizione”, hanno spiegato i promotori del flash mob. Solo poche sere fa, tra la piazzetta e via Risorgimento, è andata in scena l’ennesima rissa, scoppiata dopo un bivacco con alcolici e forse anche altre sostanze stupefacenti. “Vivo qui da 50 anni e, quando passavo in queste strade, mi dicevo ‘Che fortunati quelli che vivono al Rondò. Un giorno vorrei abitare qui’. Quando mai questo questo sogno si è avverato! – racconta una signora – Quello che ci rimane è la voce. Dobbiamo arrabbiarci e non smettere di chiedere più attenzione, decoro, sicurezza”.

Spaccio, negozi aperti fino alle 3 di notte e a volte anche oltre, che non smettono mai di vendere alcolici, i “resti” della movida trovati la mattina seguente dagli abitanti. “Non vogliamo dar contro alle istituzioni, perché capiamo i limiti e le difficoltà delle forze dell’odine e del Comune, ma noi cosa dobbiamo fare? – chiedono i giovani –. Vivo in quella zona da tre anni e ho visto il declino. Sembra che tutto il degrado e la criminalità siano concentrata lì. Vogliamo trovare soluzioni insieme alle istituzioni. Vivendo quella piazza, continuando a uscire, senza avere paura, facendo rete tra noi. Abbiamo la volontà di fare qualcosa e non dobbiamo essere scoraggiati”.

Al presidio si sono aggiunte anche persone che vivono nel centro storico e che portano gli stessi problemi del rione al di là della ferrovia. “Abbiamo la movida fino alle 3 di mattina, ragazzi che bevono, fumano, sparano fuochi d’artificio a mezzanotte in via Dante. Settimana scorsa ho chiamato il 112 e mi è stato suggerito di organizzare una petizione. Scoppiano risse. Questo inverno ho trovato del sangue all’ingresso del nostro palazzo. Sono tornata a Sesto 4 anni fa, dopo una parentesi ad Abu Dhabi, e ho notato una discesa verso il basso”.