Ex Breda a Sesto, la cultura è dismessa

L’area era diventata un vanto per la città, ma il Carroponte e il Museo dell’industria e del lavoro sono chiusi

Lo SpazioMil ospitava spettacoli e iniziative. Ora non ha più un gestore

Lo SpazioMil ospitava spettacoli e iniziative. Ora non ha più un gestore

Sesto San Giovanni (Milano), 14 febbraio 2021 - Era stato l’ultimo comparto ex industriale interamente riqualificato: un vanto per la città. Con il centro commerciale Sarca, il primo aperto a Sesto, e il multiplex Skyline, dal 2019 Notorious Cinema, che non ha riaperto nemmeno nella finestra estiva concessa dai decreti. Con la sede dell’Agenzia di sviluppo Milano Metropoli e l’incubatore di imprese Bic La Fucina, la prima fallita nel 2014 e il secondo chiuso di conseguenza. Ma soprattutto con un complesso museale, oggi in cerca d’autore. L’ex Breda era stata rilanciata come polo culturale e ora torna dismessa e vuota, ipermercato a parte. Dalla stagione 2020 il Carroponte, una delle più grandi arene estive d’Italia, non vede neanche un evento. Annata e canone abbuonato per il gestore, che ha cancellato il cartellone dei grandi concerti per pandemia, l’amministrazione non ha sfruttato in nessun modo il palco di via Granelli, lasciandolo semplicemente inattivo. A luglio si sono chiuse le porte di SpazioMil e Bottega Sacchi: il Comune ha risolto in anticipo il contratto di concessione, senza delineare un nuovo futuro per quel complesso che, oltre a ospitare iniziative pubbliche e private, era conosciuto da visitatori, giovani designer e studenti di tutta Europa. "Abbiamo iniziato un bel percorso per dare la giusta visibilità alle opere di Giovanni Sacchi anche al di fuori del territorio sestese", annuncia l’assessore al Marketing Territoriale Maurizio Torresani. "Per tutto lo spazio faremo un bando".

Un bando di gestione, oggi, rischia però di andare deserto. E non solo per il Covid che limita i grandi eventi. L’edificio necessita di interventi di manutenzione, ha elevati costi di mantenimento, soprattutto per la dispersione energetica, e almeno per due anni la gestione non potrà essere integrata al Carroponte, perché Hub Music Factory, oltre al canone stoppato per un anno, ha ottenuto una proroga. Così, l’unico tentativo di far rivivere un archivio immenso, chiuso da quasi un anno come tutto il Museo dell’industria e del lavoro, è la mostra dell’Adi Design Museum che in primavera ospiterà alcuni dei lavori (dallo spremiagrumi Kartell alla caffettiera Alessi, fino al disegno originale del Tratto Pen) di Sacchi, il principe dei modellisti in Italia, nato a Sesto e scomparso nel 2005 dopo aver lasciato in eredità al Comune bozzetti, prototipi e il suo laboratorio milanese di via Sirtori, con il sogno di farne una scuola. L’ex Breda torna a essere un luogo di confine tra due periferie, quelle di Sesto e di Milano, e rischia di diventare terra di nessuno, nonostante un potenziale e un patrimonio con vocazione non metropolitana ma europea.  

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