DISTEFANO DATI
Cronaca

Servizio mensa scolastica Scoppia la guerra fra Comuni

Al centro del braccio di ferro fra Cassano e Casirate è la frazione Cascine San Pietro

di Stefano Dati

Tariffe per il servizio mensa aumentate, secondo il PD cassanese, ma dal Comune fanno sapere che si tratta dei costi aggiornati per i non residenti. Al centro del botta e risposta la frazione di Cascine San Pietro. Un piccolo borgo in cui la comunità deve fare i conti un territorio di pertinenza di due diversi Comuni dove è l’Amministrazione cassanese a mettere a disposizione la struttura scolastica e relativi servizi per le famiglie di entrambi i paesi. La sp 130, strada che collega Cassano d’Adda e Casirate d’Adda a Cascine San Pietro, divide in due la comunità della frazione fra cittadini iscritti all’anagrafe, quindi residente, nel comune milanese di Cassano d’Adda e quello bergamasco di Casirate d’Adda. Dopo anni in cui si è preso carico a proprie spese dei servizi scolastici erogati, l’ente cassanese decide volta pagina. Gli alunni della scuola primaria non residenti a Cassano d’Adda che frequentano l’unica scuola presente a Cascine San Pietro, dunque, non avranno più benefici per le rette da pagare sui servizi scolastici.

Per usufrire della mensa scolastica per i residenti della zona di pertinenza del comune di Casirate d’Adda sarà adottata la tariffa piena. "A quanto pare negli ultimi anni sono stati messi a bilancio costi a carico dei cittadini cassanesi a favore di chi è residente in altri Comuni. - così il primo cittadino Fabio Colombo - La scuola di Cascine San Pietro ospita anche alunni che risultano residenti a Casirate d’Adda. Non mi spiego per quale ragione debba essere il nostro Comune ad accollarsi i costi dei servizi scolastici mentre le tasse comunali entrano nelle casse dell’ente di residenza delle famiglie dei bambini che frequentano la scuola messa a disposizione dal comune a Cascine San Pietro". Nei soli ultimi sette anni i contributi per i non residenti cassanesi della scuola a Cascine San Pietro, si calcolano intorno ai quindici mila euro."Nulla contro il Comune di Casirate - conclude - ma su chi in precedenza ha fatto determinate scelte per incentivare le iscrizioni. Sono, invece, dell’idea che si deve puntare sul migliorare l’offerta formativa per promuovere la scuola e non puntare su incentivi economici, come è accaduto in passato". Dal comune di Casirate d’Adda tutto tace la posizione dell’ente bergamasco sulla questione non è data a sapere. Il sindaco Manuel Calvi, da noi contattato, non ha ritenuto di fare commenti.