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Sergio Ramelli, al Molinari nuova targa a 50 anni dalla morte: “Ucciso per le sue idee”. Contestato Valditara

Il ministro dell’Istruzione nell’istituto frequentato dal giovane vittima di un agguato il 13 marzo 1975: “Lui ha avuto il coraggio di esprimersi, era un ragazzo innocente. Oggi giorno simbolo del rispetto di posizioni diverse”. Protesta fuori dall’edificio: “Questa scuola non è il tuo palco”

Protesta davanti al Molinari e l'arrivo di Valditara

Protesta davanti al Molinari e l'arrivo di Valditara

Milano, 13 marzo 2025 – Il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara oggi si è recato all’istituto Molinari di Milano per affiggere una targa in memoria di Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù aggredito 50 anni fa da Avanguardia Operaia. Ferito gravemente nell'agguato del 13 marzo in via Paladini, mentre stava rientrando a casa, Ramelli morì in ospedale il 29 aprile 1975, pochi mesi prima del suo diciannovesimo compleanno. Nella scuola milanese, frequentata dal ragazzo, oggi è stata apposta una nuova targa con la scritta: “In ricordo di Sergio Ramelli, studente di questo istituto, ucciso per le sue idee il 29 aprile 1975". Alla cerimonia hanno partecipato il ministro dell'istruzione, la sottosegretaria Paola Frassinetti, il preside Davide Bonetti e un gruppo di studenti. 

Ramelli: Valditara, oggi giorno simbolo rispetto idee diverse
La nuova targa dedicata a Sergio Ramelli, in sostituzione di quella già esistente all’Istituto Molinari a Milano

La contestazione

Il ministro Valditara è arrivato all'istituto Molinari di Milano questa mattina intorno alle 10. La scelta dell’apposizione di una nuova targa era stata contestata dal consiglio di istituto e dal collettivo degli studenti Cosmo che ha organizzato un presidio all'esterno dei cancelli della scuola con cartelli con scritto 'Molinari antifa' e 'Valditara la nostra scuola non è un palco'. All'arrivo del ministro, i ragazzi hanno iniziato ad urlare "fuori i fascisti dalle scuole'. 

Le parole dl ministro

"Voglio ringraziare la scuola per avere accettato l'affissione di questa targa. Lo ritengo un giorno importante per commemorare un ragazzo ucciso 50 anni fa. Innanzitutto un ragazzo, la morte di qualsiasi ragazzo deve essere sempre rispettata e commemorata perché la persona umana non ha appartenenza politica. Un ragazzo innocente, non lo dico io né Wikipedia, lo dicono le indagini. Ho parlato tra l'altro anche con il giudice istruttore che si era occupato di questo caso".

"Sergio Ramelli non era un picchiatore, un violento, secondo alcune testimonianze agli atti avrebbe addirittura aderito al Fronte della Gioventù dopo avere fatto un tema sulle Brigate Rosse, dove lui condannava duramente le Br e il silenzio diffuso nei confronti dell'uccisione di due militanti del movimento sociale - ha aggiunto - un ragazzo dunque che aveva avuto il coraggio di esprimere le proprie idee, quel tema venne affisso nei corridoi della scuola e da quel momento per lui iniziò l'inferno.

Ramelli: Valditara, oggi giorno simbolo rispetto idee diverse
Visita del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara per la nuova targa dedicata a Sergio Ramelli

Quindi un omicidio che matura purtroppo all'interno del mondo della scuola, è all'interno della scuola che lui subì minacce, violenze, fu picchiato e costretto ad abbandonare la scuola. Pensate la gravità di questo fatto. Proprio perché noi vogliamo mettere al centro la persona e crediamo fortemente nei valori della nostra Costituzione, ho voluto che questa giornata fosse trasformata in una giornata simbolica, di come si debba rispettare chiunque abbia delle idee anche diverse".