
Camilla Barbarito e Fabio Marconi (NewPress)
Milano, 15 febbraio 2019 - Nelle case popolari di via Galvano Fiamma al 5 ieri è successo qualcosa di straordinario. Protagonisti non problemi ma solo canzoni d’amore, da “Parlami d’amore Mariù” a “La Vie en rose”. Le loro note hanno piacevolmente risuonato nel grande quadrilatero di stabili in zona Porta Vittoria. Il merito è di un’iniziativa, la prima in assoluto per San Valentino, organizzata da Metropolitana Milanese con il patrocinio del Comune di Milano e il contributo di Fondazione Cariplo, che ha consentito a sette famiglie di festeggiare il 14 febbraio con un rito antico: la serenata. In prima fila anche l’associazione Musicamorfosi, diretta da Saul Beretta, realtà senza fini di lucro che promuove progetti musicali in città. Gli innamorati hanno prenotato la serenata agli organizzatori qualche giorno prima, avendo anche la possibilità di scegliere tre brani da dedicare alla propria partner.
Nell'ora pattuita la voce angelica della cantante Camilla Barbarito, accompagnata alla chitarra dall’abile Fabio Marconi, è apparsa per esibirsi dal vivo sul pianerottolo o nel salotto di casa della coppia. Nel repertorio tante melodie dall’effetto assicurato che hanno commosso o fatto cantare anche un folto pubblico di residenti. Era emozionatissima Mariapia Sanmarco, 69 anni, sposata dal 1974 a Salvatore Veltroni, 61 anni: «È la prima volta che mi dedica una serenata, anche se ci conosciamo sin da quando eravamo ragazzini. Il segreto del nostro amore? Serve pazienza, rispetto e sacrificio». Fedele Niglo, ex poliziotto di 68 anni, ha stupito – anche con mazzo di rose rosse – la moglie Madia Capodieci, 66 anni, a cui è sposato da 47 anni. Santo Urzì, 75 anni, ha festeggiato con la musica le nozze d’oro con la “sua” Teresa Ragusa che di anni ne ha 70: «Cinquant’anni di matrimonio non sono tutte rose e fiori. Ma siamo ancora uniti. Per stare assieme non bisogna voler sempre avere ragione ma saper assecondare le richieste della propria amata», sentenzia Santo. L’iniziativa, intitolata “Serenate metropolitane” per riecheggiare il verso di una famosa canzone di Jovanotti, fa parte della rassegna “La città che sale”, progetto nato per accendere un focus sulle periferie e sull’edilizia residenziale pubblica, gestita da Mm per conto del comune di Milano.