REDAZIONE MILANO

Accessori elettronici e stoffa Burberry contraffatti: maxi-sequestro a Milano e in Brianza

La merce falsa era di ottima fattura per un valore di 240mila euro: scoperta in due operazioni della Polizia locale

Stoffa Burberry sequestrata

Milano, 22 settembre 2018 - Oltre dodicimila pezzi di materiale elettronico, novecento capi d'abbigliamento e diversi metri di stoffa Burberry pronta per essere utilizzata per confezionare abiti: è quanto sequestrato, in due diverse occasioni nei giorni scorsi, dall'Unità Antiabusivismo della Polizia Locale, con l'ausilio dell'Agenzia delle Dogane.

La prima operazione è avvenuta il 17 settembre. In seguito ad un controllo in un negozio in zona Polo Sarpi, e successivamente in un magazzino di Concorezzo ad esso collegato, la Polizia locale ha sequestrato 12.800 pezzi, per una valore commerciale di circa 240mila euro, di prodotti con marchio contraffatto, per lo più Samsung e Apple. Cuffie sonore, auricolari bluetooth, batterie, monitor e componentistica elettronica avevano marchi contraffatti difficilmente distinguibili, ha fatto sapere la Polizia locale in un comunicato, dalla merce originale. Anche i prezzi erano simili a quelli originali sul mercato e in alcuni casi addirittura superiori. Al termine dell'intervento sono stati indagati 4 cinesi che dovranno rispondere di contraffazione e ricettazione.

La seconda operazione si è invece conclusa ieri con un sequestro di 920 capi di abbigliamento, trecento metri di stoffa Burberry e migliaia di maglie che attendevano di essere cucite con la stoffa contraffatta. L'indagine degli agenti della Polizia Locale è iniziata con una segnalazione di vendita di capi Burberry contraffatti. Attraverso il controllo delle fatture, gli agenti sono risaliti ad un edificio di Carate Brianza dove è stato trovato un magazzino-laboratorio con la merce stoccata. Tre italiani sono stati denunciati per contraffazione e ricettazione.

«In entrambi i casi - spiega il comandante della Polizia locale Marco Ciacci - si tratta di prodotti molto ben contraffatti, proprio per ingannare l'acquirente. L'abilità degli agenti è anche quella di sapere riconoscere le differenze tra prodotto originale e quello falso e risalire la filiera per sequestrare la merce». «Continua il lavoro di controllo e verifica nei negozi milanesi - aggiunge la vicesindaco Anna Scavuzzo - con l'obiettivo di contrastare un mercato illegale che danneggia l'economia, i commercianti onesti e alimenta il sottobosco del lavoro nero».