Sede Rai al Portello entro il 2025 Idea del Pd: intitoliamola alla Carrà

Sala: "Grande opportunità per Milano, lavori al via nel 2023. Il trasloco avverrà prima delle Olimpiadi". I nuovi spazi ospiteranno 9 studi e 1.200 dipendenti della tv di Stato. Industriali e commercianti esultano

Migration

di Massimiliano Mingoia

Il via libera del consiglio di amministrazione della Rai è arrivato giovedì e ieri è stato il giorno dell’esultanza da parte del sindaco Giuseppe Sala e degli esponenti delle categorie produttive milanesi. Sì, perché il piano del board della tv di Stato prevede la vendita della storica sede di corso Sempione, il rilascio degli spazi in affitto come quello di via Mecenate e la creazione di un nuovo centro di produzione al Portello.

Sala, ieri mattina con un post su Instagram, ha subito sottolineano la decisione presa a Roma il giorno prima e ha indicato i tempi per l’apertura del nuovo centro di produzione: "La Rai al Portello è finalmente realtà. Da anni si parlava del trasferimento della sede regionale nei padiglioni della vecchia fiera. Nel primo semestre 2023 inizieranno i lavori e i nuovi studi saranno pronti per fine 2025, prima quindi del grande appuntamento delle Olimpiadi invernali. Sono felice che il progetto stia prendendo forma, una grande opportunità sia per la Rai che per Milano". I padiglioni del Portello, gli stessi che hanno ospitato in piena pandemia i posti di Terapia intensiva Covid e, in seguito, un centro vaccinale, sono grandi 25 mila metri quadrati e potranno ospiteranno fino a nove studi e accogliere fino a 1.200 dipendenti. La Rai ha in mente un progetto con tecnologie all’avanguardia e a costo zero, viste le dismissioni di immobili e la cessazione del pagamento di affitti di cui abbiamo parlato sopra. Dopo il sindaco, a commentare la decisione dei vertici Rai, ci pensa il presidente di Assolombarda Alessandro Spada: "È una buona notizia la partenza dei lavori il prossimo anno dei nuovi studi Rai di Milano al Portello, una partita che non potevamo mancare, una grande opportunità per la città e il territorio anche per valorizzare storiche competenze e professionalità". Positivo anche il commento del segretario generale di Confcommercio Milano Marco Barbieri: "L’inizio dei lavori per i nuovi studi Rai al Portello è davvero una buona notizia per Milano e la Lombardia. Un’occasione per rafforzare il racconto di un territorio che cresce e guarda al futuro".

Il consigliere comunale del Pd e attivista Lgbtq+ Michele Albiani, infine, lancia una proposta: "Sarebbe stupendo se la nuova sede Rai di Milano venisse intitolato a Raffaella Carrà, come simbolo della tv pubblica che vorremmo: più inclusiva, coraggiosa e vicina alle persone, chiunque esse siano".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro