
Una protesta delle studentesse della scuola di via Vivaio conto il trasferimento
Milano – Niente più rinvii. Il Comune ha deciso di tirare dritto e di procedere con il trasloco della scuola media di via Vivaio nella nuova sede comunale di viale D’Annunzio. Adesso c’è anche l’atto che attesta che non si tornerà più indietro, ricorsi permettendo. Giovedì l’amministrazione ha licenziato una determina il cui titolo recita: "Trasferimento della Scuola secondaria di primo grado di via Vivaio 7 e assegnazione dell’immobile di proprietà del Comune di Milano sito in viale Gabriele D’Annunzio 15 quale nuova sede".
Non solo. Nel documento si legge che il trasferimento dovrà avvenire "il 30 giugno, in modo da consentire l’inizio dell’anno scolastico presso tale sede", cioè quella di viale D’Annunzio, poco distante dalla Darsena. Più nel dettaglio, dal settore Educazione di Palazzo Marino hanno già fatto sapere che "le operazioni andranno concluse per il 30 giugno, dovendo per quella data restituire gli spazi della scuola di via Vivaio 7 all’Istituto dei Ciechi di Milano".
Sì, perché, per chi non lo ricordasse, il contenzioso sulla scuola è nato dopo che il Comune e l’Istituto dei Ciechi non si sono messi d’accordo sul rinnovo della locazione dell’immobile privato a pochi passi da corso Monforte, nel pieno centro del capoluogo lombardo.
I genitori degli alunni che dovranno traslocare dalla loro tanto amata scuola di via Vivaio, però, non sembrano volersi ancora arrendere alla decisione di Palazzo Marino. Ieri, appresa la notizia della determina comunale che fissa la data del 30 giugno nero su bianco, non hanno voluto rilasciare dichiarazioni e commenti, ma tra loro è in corso una valutazione per decidere se presentare eventuali nuovi ricorsi al Tar.
Lo scorso 9 giugno genitori e alunni avevano realizzato una catena umana intorno alla scuola di via Vivaio per ribadire il loro "no" al trasloco. Presenti anche la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti e il presidente di Special Olympics Italia Angelo Moratti. Frassinetti, esponente di Fratelli d’Italia, un partito che in Consiglio comunale si è opposto fin da subito al trasferimento della scuola media a indirizzo musicale in viale D’Annunzio, quel giorno disse: "Farò un appello al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in base ai principi di inclusione". Sì, perché gli alunni con sostegno, alla Vivaio, rappresentano il 19,5% del totale rispetto a una media nazionale molto più bassa: 4,6%.
Sempre in tema di scuola, intanto, un nutrito gruppo di iscritti alla Flc Cgil ieri pomeriggio si è riunito in piazza Scala, davanti a Palazzo Marino, per protestare contro il Comune che "ha deciso di chiudere tre micronidi e un centro di prima infanzia e ha escluso tutto il personale che vi lavora dalla recente gara d’appalto dei nidi Lotto 3 Milano". Il sindacato è preoccupato per i posti di lavoro delle educatrici messi a rischio dall’operazione comunale. Uno striscione recitava: "Educhiamo al gioco, non giochiamo con l’educazione. Mille bambini fuori".