SIMONA BALLATORE
Cronaca

Milano, pericolo crollo: chiude la primaria Vallarsa

Trecento bambini traslocano nella media Oglio almeno per quattro mesi. La scoperta di un’anomalia al tetto dai controlli per un’infiltrazione

Milano, scuola primaria Vallarsa

Milano - Da un’infiltrazione d’acqua nella scuola primaria Vallarsa il primo indizio e l’amara scoperta: c’è un problema strutturale, l’edificio va chiuso subito per verifiche approfondite. Perché se non ci sono stati cedimenti, il pericolo crollo non è escluso e, nel dubbio, meglio evitare rischi. La “notizia“ è arrivata lunedì in serata con una lettera inviata ai genitori dei trecento bambini che frequentano la scuola elementare del Corvetto. Le lezioni sono sospese da ieri mattina, quando si è trovata una sede temporanea per loro: da lunedì saranno infatti ospitati dalle medie di via Oglio - a poco meno di un chilometro - che fino a sabato avevano accolto i bimbi dell’asilo, ora rientrati nella loro nuova materna, inaugurata questa settimana.

I tecnici del Comune erano stati chiamati alla primaria Vallarsa per le infiltrazioni dopo la pioggia, che probabilmente non hanno nulla a che vedere con l’anomalia. Ma una volta sul posto si sono accorti che c’erano degli avvallamenti sul tetto. Così hanno cercato di capirci meglio, analizzando la situazione dall’interno: hanno rimosso il controsoffitto e proprio questa operazione ha fatto emergere "un movimento di una parte degli elementi del tetto che potrebbe compromettere la sua funzionalità", fanno sapere dal Comune. È come se ci fosse stato uno scivolamento delle travi del prefabbricato, realizzato intorno agli anni Settanta, per cause tutte da chiarire.

«Dopo un’ulteriore analisi con lo strutturista si è deciso di intervenire immediatamente con un’impresa di manutenzione ordinaria", aggiungono da Palazzo Marino, anche se saranno necessarie ancora delle verifiche per capire l’entità del problema e come procedere. Dai primissimi rilievi l’ipotesi è che si possa rimettere in sicurezza la struttura, ma siano necessari almeno quattro mesi di cantieri. Nel frattempo con il preside dell’istituto comprensivo Marco Ortu e il settore educazione si è cercato un edificio sostitutivo in zona Corvetto che riuscisse a ospitare tutti e trecento gli alunni. «Questa settimana verrà fatto il trasloco degli arredi da parte del Comune e pertanto i ragazzi resteranno a casa. Non è prevista la possibilità di attivare la didattica digitale integrata in questi giorni", ha spiegato il dirigente scolastico in una nota, annunciando anche un incontro con i rappresentanti del Comune e i genitori, che è stato poi convocato per questo pomeriggio in presenza. "Noi siamo responsabili – sottolinea l’assessore all’Edilizia scolastica Paolo Limonta, che parteciperà all’assemblea – se ci vengono segnalate situazioni di criticità verifichiamo immediatamente e, nel caso fosse necessario e ci fosse un solo dubbio sulla sicurezza, chiudiamo immediatamente la scuola".

Durante l’estate , per problemi strutturali, era stata chiusa un’altra scuola, la Massaua. Entrambi gli edifici sono prefabbricati, ma realizzati in modo diverso. Per questo per Massaua si è deciso di procedere non con uno studio preliminare del problema - che sarebbe costato da solo 800mila euro - ma subito con l’abbattimento e la ricostruzione dell’edificio, che già necessitava di lavori importanti e onerosi. I bambini in quel caso sono stati spostati nelle due nuove sedi di via Scrosati, in attesa che venga realizzata la loro nuova scuola di via Strozzi. L’inizio dell’anno scolastico era cominciato poi con un’altra brutta notizia: ladri di rame si erano portati via un terzo di tetto della scuola materna Meleri, in zona Forlanini. In quel caso però si è riusciti a “tamponare“ la situazione con una guaina impermeabilizzante che ha permesso il rientro in aula dei bimbi.