Scuola: mancano (ancora) 250 prof. E si cerca il personale Covid

Il sindacalista: "Situazione in parte sbloccata, ma mai così tante rinunce". I presidi: organico aggiuntivo fondamentale anche per i docenti isolati

Le lezioni “carbonare” di ieri pomeriggio in piazzale Brescia con “Priorità alla scuola”

Le lezioni “carbonare” di ieri pomeriggio in piazzale Brescia con “Priorità alla scuola”

Milano, 23 novembre 2020 -  Fra le lezioni “carbonare” nei parchi del comitato “Priorità alla scuola” e la didattica a distanza ai piedi di Palazzo Lombardia per chiedere la riapertura delle scuole anche per i ragazzi dalla seconda media in su, a Milano riparte la ricerca dell’organico Covid - ovvero del personale aggiuntivo previsto per far fronte all’emergenza sanitaria - e degli ultimi 250 supplenti tra posto comune e sostegno.

"Le nomine dell’organico Covid erano state sospese. Sono riprese martedì con due variazioni - spiega Massimiliano Sambruna, Cisl scuola Milano -. Da una parte non c’è più un vincolo delle figure assegnate. Se a una scuola era stato assegnato un bidello e invece necessita di un docente in più può farlo. C’è però un limite di spesa: il ministero non aveva messo a bilancio ferie e ratei della tredicesima e quindi si era sforato il budget. Per rientrare sarà assegnato l’80% delle risorse previste originariamente". Che per la regione erano state quantificate in 205 milioni di euro. Prima del “blocco” era stato assegnato il 54% circa delle risorse. Nel frattempo continuano anche le ultime procedure per il reclutamento dei supplenti con contratto al 31 agosto o al 30 giugno. "È stato un anno record per le rinunce", scuote la testa Sambruna. Mai così tante. A Milano restano da assegnare ancora una cinquantina di cattedre alle medie e altri 50 “spezzoni” orari. Alle superiori mancano gli ultimi 150 supplenti su posto comune più 250 “spezzoni”. "Sempre in seguito alle rinunce - fa i conti il sindacalista - mancano ancora una ventina di insegnanti di sostegno alle medie e 32 alle superiori". Dal 5 novembre è stato dato il via libera alle chiamate dalle messe a disposizione, le cosiddette “Mad”, "in via eccezionale" anche per i docenti inclusi nelle graduatorie provinciali o di altre province.

«Noi siamo riusciti a coprire tutti i posti - spiega Antonella Caleffi, preside del comprensivo Perasso -. L’organico Covid ci dà un sollievo in più per seguire meglio le classi in difficoltà e sostituire anche i docenti assenti perché il virus sta coinvolgendo anche loro. Fondamentale il ruolo di otto collaboratori scolastici in più, per la sanificazione degli ambienti. La scuola resta il luogo più sicuro, si rispettano le regole. Ci sono stati casi di alunni e docenti positivi ma mai una reciprocità fra classe chiusa e docenti". Che continuano a dividersi tra aule e pc per gli alunni in quarantena e per le medie, a distanza dalla seconda in su. "Resta il problema delle connessioni - sottolinea Caleffi –. Dovremo investire altri 10mila euro. Tra personale da coprire e tecnologia “ballerina” stiamo lavorando h24 per schivare gli imprevisti".

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