
Niente Campus estivo per bambini all’Istituto comprensivo Luciano Manara, tra Quarto Cagnino e Quinto Romano. I genitori di una ventina di allievi della scuola primaria contavano di poter lasciare i propri figli nella struttura già da ieri, o al massimo da lunedì, alcuni avevano già pagato la quota, ma l’iniziativa è saltata in extremis a causa di un “corto circuito’’ comunicativo tra la preside della Manara e l’associazione WeMove, che aveva proposto di organizzare il Campus estivo all’interno dell’istituto scolastico.
Attenzione alle parole. In questo caso non stiamo parlando di una “Summer school’’, progetti che devono passare al vaglio di una bando lanciato dal Comune, ma di un semplice Campus estivo, sottoposto a un altro iter autorizzativo, come spiega la preside del Manara, Donatina De Caprio: "Le attività estive che si svolgono in una scuola sono un servizio pubblico e ci sono grandi responsabilità da parte di chi le autorizza, visto il difficile momento che stiamo vivendo a causa dell’emergenza coronavirus. Ho interpellato i dirigenti del Municipio 7 e del Comune. C’è una netta differenza tra la Summer school e altre iniziative simili. La prima viene valutata e autorizzata dal Comune. Le seconde, i Campus estivi, invece, vengono autorizzate direttamente dal dirigente scolastico, la sottoscritta, nel caso dell’Istituto Manara. Dopo questa eventuale autorizzazione, il Municipio 7 dà la concessione per l’iniziativa". Eventuale, sì, perché in realtà l’autorizzazione della preside non è mai arrivata. "WeMove ha dato per scontato che io autorizzassi e ha comunicato ai genitori che il Campus si sarebbe svolto. Non è stato un comportamento corretto. In un periodo di normalità l’avrei certamente fatto. Ma alla luce dell’emergenza sanitaria, il discorso cambia. Solo oggi (ieri, ndr) sono uscite le linee guida del ministero del’Istruzione, che rimandano ad altri pareri del ministero della Salute. Che significa? Nell’Istituto Manara è stata sospesa l’attività per tutelare la salute dei bambini. Perché io dovrei prendermi la responsabilità di autorizzare un Campus estivo organizzato da un’associazione? Non avrei la possibilità di controllare le attività, soprattutto in assenza di linee-guida precise sul distanziamento sociale tra i bambini. Devo avere garanzie. Non sappiamo ancora se i bambini, facendo una partita di calcio o di basket, possano o meno contagiarsi". Marco Mercante di Motove, poco dopo, getta acqua sul fuoco della polemica: "Ci sono stati problemi di comunicazione tra noi e la preside. Ma condividiamo la posizione della dirigente scolastica sulla tutela della salute dei bambini. E così il campus è stato annullato".
Il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chierico ieri ha scritto al’assessore comunale all’Educazione Laura Galimberti chiedendole di intervenire per aiutare i genitori che non potranno lasciare i propri figli nella scuola Manara: "Dopo tutto quello che hanno dovuto subire i bimbi milanesi il Comune deve risolvere questo inghippo affiancando la direzione scolastica della Manara e di tutte le altre scuole di periferia che devono garantire certi standard. Manca personale? Vengano impiegati i lavoratori di Milano Ristorazione e delle cooperative come da delibera votata in Consiglio comunale".