
Scuola
Milano, 17 febbraio 2015 - E il Classico tornò di moda. La tendenza delle iscrizioni alle scuole superiori, secondo i dati diffusi dall’Ufficio scolastico regionale lombardo, segnala un’inversione di rotta, dopo anni di crisi, dell’indirizzo di Cicerone e Aristotele, soprattutto a Milano città. Forte incremento anche al linguistico, al liceo musicale e alle scienze umane, a discapito dello scientifico e dell’artistico. Stabili i tecnici. Crollano i professionali che perdono in media uno studente su tre. In tempi di incertezza, ma anche di Expo, gli alunni milanesi riscoprono il fascino delle lingue. Morte o internazionali che siano. Lo scorso anno si deprecava il crollo del liceo classico, quest’anno si registra una lieve ripresa. Che potrebbe consolidarsi ancora di più visto che i dati pervenuti ieri sono aggiornati a sabato, penultimo giorno di iscrizioni. In tutto, gli istituti di Milano e hinterland (più Monza Brianza) sono stati scelti da 1.558 studenti di terza media. L’anno scorso a optare per il classico furono 1.546. Nello specifico aumentano le richieste per il Parini (168), il Beccaria (174), il Carducci (241) e il Manzoni (218). A premiare l’indirizzo più tipico della scuola italiana sono le soluzioni adottate da molti dirigenti per frenare l’emorragia, in primis l’introduzione di stage in aziende legate all’indirizzo. Come un tecnico o un professionale. «Il Classico è un liceo che attira - afferma il provveditore milanese Marco Bussetti - ma non si era ammodernato. Ora sì, forse anche merito dei nuovi dirigenti che hanno portato una ventata di entusiasmo arricchendo l’offerta formativa».
Bene anche i linguistici che passano in un anno da 2.512 a 2.719 preiscrizioni. Incremento record a scienze umane, passato da 1.797 a 2.080 preferenze, anche se l’opzione economica sociale segna una battuta d’arresto (cala da 824 a 796). Aumentano gli aspiranti musicisti (99 nel 2014, 158 quest’anno), diminuiscono gli artisti in erba (1.365 nel 2015, 1.461 un anno fa). Si mantiene alta la richiesta per i licei sportivi (289 per tre istituti), mentre cala quella per i licei scientifici, passati in dodici mesi da 5.162 a 4.605 indicazioni per l’indirizzo tradizionale e da 2.271 a 2.097 per quello in scienze applicate. Nel complesso l’indirizzo che con 6.991 opzioni mantiene il maggiore appeal di tutta la provincia scende quasi del 6 per cento. Stabili gli istituti tecnici (8.789 preiscrizioni, 50 in più dello scorso anno). Calo dei professionali. A fine febbraio 2014, 3.917 alunni milanesi avevano scelto alberghieri e odontotecnici, servizi socio-sanitari e commerciali. Questa volta ai professionali andranno in 2.815 (-28 per cento). Tra le cause il forte spostamento sui corsi di formazione professionale regionali.