Milano, trenta minuti per l’entrata a scuola

La preoccupazione dei presidi per gli ingressi a scaglioni. Caccia alle aule, ma anche alle infiltrazioni

L’ingresso a scuola dovrà essere scaglionato per evitare assembramenti

L’ingresso a scuola dovrà essere scaglionato per evitare assembramenti

Milano, 6 agosto 2020 - Il municipio 3 e l’8 sotto la lente: seconda tappa del tour virtuale per verificare lo stato di salute delle scuole in vista della riapertura il 14 settembre. Presidi, assessorato all’edilizia scolastica, presidenti dei municipi e tecnici hanno fatto il punto sugli interventi in corso e su quelli ancora necessari. Tema ricorrente, che solleva non poche preoccupazioni, è quello dell’orario scolastico: per scaglionare gli ingressi sono stati calcolati dai 20 ai 30 minuti.

Per il municipio 3 la grande incognita è una: la nuova scuola di Crescenzago. «L’istituto comprensivo di via Maniago, a Crescenzago, potrà risolvere i problemi legati alla capienza perché la scuola dell’Infanzia, finora ospitata alle elementari, tornerà nei suoi locali a settembre - fa sapere la presidente del municipio Caterina Antola -. Alle elementari, poi, che sono quelle di via Feltre, si pensa di utilizzare gli spazi della cucina (inutilizzata) per creare un doppio refettorio, lasciando magari delle ‘cappe’ come testimonianza del passato". "Nelle scuole sono in corso sopralluoghi con Milano Ristorazione – continua Antola – per stabilire come organizzare il servizio mensa nei refettori o in alternativa nelle aule. Non solo: nelle varie scuole, alcuni spazi finora utilizzati come depositi saranno svuotati per avere nuove aule". L’obiettivo è sfruttare al meglio ogni stanza. Nel frattempo continuano i lavori in alcuni istituti per sistemare le infiltrazioni d’acqua in modo da avere tutte le aule a disposizione per tempo. "Infiltrazioni sono state segnalate dall’Istituto comprensivo Guido Galli, in particolare nelle strutture di viale Romagna (con caduta di calcinacci) e di via Tajani". E in queste stesse scuole "si ipotizza di utilizzare per la didattica anche spazi aperti come giardini e cortili". In via Carnia si attende la riparazione del tetto: un’ala è stata svuotata, ma tutti gli studenti troveranno posto nelle aule, senza bisogno di strutture extra.In via Stoppani erano già in programma i lavori ai solai. E in piazzale Bacone "si segnala un aula-laboratorio inagibile". In via Magnago - che già ospita sei classi in più della Munari - è stata sistemata la copertura e c’è stato un sopralluogo col drone.

Nei quartieri della periferia nord ovest della città "dalle scuole c’è una richiesta altissima di moduli prefabbricati per garantire gli spazi adeguati - sottolinea l’assessore all’Educazione del Municipio 8 Giulia Pelucchi -. Tra gli istituti che ne hanno manifestato il bisogno, quelli di via Gattamelata, di via Borsi e Console Marcello. Ma anche la Rinnovata Pizzigoni e l’istituto Riccardo Massa. Sono scuole in cui stanno per partire, o inizieranno, lavori di manutenzione". Quindi servono più spazi.

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