Milano, 14 settembre 2024 – È gradualmente ripresa nelle prime ore di questa mattina la circolazione dei treni sul nodo di Milano. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana e il personale
delle ditte appaltatrici hanno ripristinato l'infrastruttura ferroviaria dopo il deragliamento di un treno merci di un'impresa esterna al gruppo F.s. La circolazione dei treni, sia regionali sia a lunga percorrenza, è dunque ripresa regolarmente. L’incidente ieri mattina all’alba intorno alle sei e mezza, causato dalla fuoriuscita dai binari di un container agganciato a un treno merci – urtato da un altro treno cargo – che con una specie di effetto domino si è a sua volta scontrato con un convoglio passeggeri proveniente da Domodossola e diretto in Centrale, all’altezza del tratto del sovrappasso ferroviario fra via Pallanza e viale Fulvio Testi, aveva generato il caos sull’intero nodo di Milano con ricadute su tutta la circolazione ferroviaria interregionale e in particolare sull’alta velocità e i collegamenti fra il Nord e il Sud. Treni soppressi, ritardi per centinaia di minuti e deviati hanno puntellato l’intera giornata di ieri, col sito di Trenitalia che puntualmente informava sugli sviluppi sull’intera linea. Rete ferroviaria italiana, attraverso il suo team di tecnici, ha iniziato ieri a partire dall’una del pomeriggio i lavori di ripristino dell’infrastruttura ferroviaria danneggiata. La “promessa” che per questa mattina la circolazione sarebbe ripresa regolarmente sembra dunque essere stata mantenuta. Calvario finito dunque per i pendolari lombardi e italiani.
Cos’è successo ieri all’alba
Sono circa le sei mezza del mattino quando il regionale 2411 proveniente da Domodossola e diretto alla stazione di Milano Centrale impatta contro il container di un treno merci, che a sua volta è appena stato urtato da un altro cargo, successivamente deragliato. Il bilancio dell’incidente è fortunatamente limitato, con la memoria di tutti che torna al tragico incidente di Pioltello nel gennaio di sei anni fa: il bilancio è di sei feriti tra cui il macchinista, nessuno dei coinvolti è tuttavia in gravi condizioni. Sul convoglio in quel momento si trovano 133 persone compreso il personale. A evitare conseguenze peggiori, la frenata di emergenza eseguita dal macchinista di 24 anni, che ha consentito una riduzione della velocità e dunque anche la forza dell'impatto.
A quanto emerso dai primi accertamenti eseguiti dalla Polizia ferroviaria coordinata dal pubblico ministero di Milano, Maura Ripamonti, uno dei due treni merci coinvolti nel sinistro si trovava fermo a uno svincolo, con la coda che fuoriusciva dal binario e invadeva quello alla sua destra. L'altro cargo in arrivo in quel momento avrebbe infatti dovuto trovarsi davanti un semaforo rosso e dunque arrestare la corsa in attesa che il primo convoglio si riposizionasse. Secondo quanto ricostruito, però, il secondo treno merci ha avuto il via libera proseguire, urtando così la coda dell'altro che, nello scontro, ha perso due container. Uno dei vagoni è finito sul binario che stava percorrendo il Regionale diretto a Milano Centrale e a quel punto c'è stato un secondo impatto, quello del Domodossola-Milano con il container, trascinato per decine di metri prima che il treno, che in quel momento viaggiava circa sui 60-70 chilometri all'ora, riuscisse a fermarsi.
Il team degli investigatori al lavoro, la macchina dei soccorsi
Per ricostruire la dinamica dell'incidente, sono subito state avviate delle verifiche da parte di investigatori e inquirenti sul funzionamento della segnaletica. Non si esclude, infatti, che potessero esserci problemi elettrici legati ai sensori dell'attivazione del semaforo, e che quindi questo fosse verde quando invece avrebbe dovuto essere rosso. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo. Un'indagine al momento a carico di ignoti in attesa dei successivi accertamenti in vista delle prime eventuali iscrizioni. I binari su cui viaggiavano i treni merci sono stati posti sotto sequestro. Tutti e 133 i passeggeri sono stati visitati sul posto dal personale del 118 e i feriti sono stati portati tra gli ospedali Niguarda, Fatebenefratelli, Policlinico e San Raffaele. Al macchinista sono stati riscontrati traumi alla schiena e al torace.