GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Trasporti e scioperi a raffica. Il direttore generale Atm: "Basta proteste indette dai micro-sindacati"

La proposta di Arrigo Giana: un referendum preventivo conta-adesioni per le proteste delle sigle minori

Mezzi pubblici fuori servizio per sciopero a Milano (archivio)

Milano, 28 novembre 2023 - “La normativa sullo sciopero ha bisogno di una revisione pesante". Ne è convinto Arrigo Giana, direttore generale di Atm e presidente di Agens, associazione di rappresentanza delle aziende di trasporto. Parole, le sue, proferite nel corso di uno degli appuntamenti che hanno scandito la giornata di incontri di “Italia Direzione Nord“, parole che cadono, non a caso, proprio nel giorno in cui è in programma un altro sciopero del trasporto pubblico, l’ennesimo: quello di ieri è stato, infatti, il 15esimo a Milano dall’inizio dell’anno, il 78esimo a livello nazionale. Giana contesta, nel dettaglio, la sproporzione tra l’effettiva rappresentatività di alcuni sindacati e il loro potere di indire e attuare scioperi.

Abbiamo delle sigle sindacali che in maniera responsabile si siedono al tavolo e trattano con le aziende cercando di trovare delle soluzioni – spiega il presidente di Agens –. Poi, faccio l’esempio di Atm che conta 10mila dipendenti, abbiamo microsigle sindacali poco rappresentative, e quando dico poco rappresentative intendo nell’ordine delle decine se non addirittura delle unità, che, per giustificare la propria esistenza, ricercano visibilità per se stesse e quindi occupano tutte le finestre che si aprono per fare sciopero con un insieme di rivendicazioni che vanno ben oltre quella salariale e anche ben oltre le competenze e le possibilità dell’azienda, rivendicazioni da menù da trattoria toscana. Il tema, allora, è definire delle procedure da seguire prima che sia proclamato lo sciopero: se una sigla ha una rappresentanza modesta, prima di indire uno sciopero deve fare una sorta di referendum preventivo per capire quanti dipendenti vogliono farlo. L’effetto annuncio – sottolinea Giana – blocca le città al di là dell’effettiva adesione".

Arrigo Giana
Arrigo Giana

“Noi come associazione di categoria – conclude il presidente di Agens e direttore generale di Atm – abbiamo presentato una proposta di legge in questo senso, non per limitare il diritto di sciopero ma per definire delle soglie di sbarramento. Lo sciopero dovrebbe essere usato come extrema ratio di una trattativa. In questo modo, invece, le motivazioni passano in secondo piano e diventa solo un fastidio per chi si deve muovere. È un meccanismo che si è inceppato". L’ultima nota è per la carenza di conducenti: "La difficoltà a reclutarne non è solo un fatto salariale, c’è anche il tema dell’attitudine e dell’approccio al lavoro che sono cambiati profondamente: lavorare su turni implica un sacrificio e il tempo oggi vale tanto quanto l’aspetto contributivo. Stiamo cercando un equilibrio tra esigenze di vita e esigenze di servizio".