GIULIA BONEZZI e MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Milano, in dieci mesi due milioni di vaccini anti Covid alle Scintille

Il bilancio di Generali che ha concesso la struttura un anno fa. Calano ancora le quarantene scolastiche

Uno scorcio dell'hub vaccinale

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Milano - È uno dei simboli, non solo milanesi, della lunga risalita dalla pandemia Palazzo delle Scintille, inaugurato il 25 aprile dell’anno scorso come centro vaccinale più grande d’Italia (parimerito, ai tempi, con quello della Fiera di Brescia, che in seguito è stato chiuso). Due milioni di dosi d’antiCovid iniettate in dieci mesi, poco meno del 9% delle oltre 23 milioni di vaccinazioni effettuate da fine 2020 in Lombardia; 72 linee vaccinali che "per lunghi periodi" hanno viaggiato alla potenza massima di 10-11 mila dosi al giorno, con un record di 13mila, fa un bilancio Generali Real Estate. Che a fine 2019 aveva comprato all’asta dal Comune, per 30,1 milioni di euro, questo ex Padiglione 3 della Fiera, inaugurato nel ’23 del secolo scorso come primo palazzetto dello sport della città, che nel ’46 aveva ospitato, in sostituzione del Piermarini bombardato, la prima stagione scaligera dopo la seconda guerra mondiale.

L’idea era fare della struttura, ribattezzata "Generali Square Garden", un centro culturale e d’eventi nel cuore di CityLife, ma è arrivata la pandemia e così, un anno fa, Generali metteva a disposizione della Regione e di Milano, a titolo gratuito, ottomila dei ventimila metri quadri di Palazzo delle Scintille per allestirvi in venti giorni (col supporto di Fondazione Fiera, Moncler e Cisco) il centro vaccinale che sarebbe stato poi gestito dal Policlinico di Milano, col supporto di altre strutture sanitarie e di volontari di associazioni, della Protezione civile e degli Alpini, oltre 200 persone al giorno compresi i tecnici e gli addetti alla logistica nei momenti di massima attività. "Un grande sforzo iniziale, nel pieno della scioccante esperienza che stavamo vivendo - commenta Aldo Mazzocco, ad di Generali Real Estate - e una cavalcata lunga un anno". Che non è ancora finita, anche se al momento Scintille viaggia sulle 1.500-duemila punture quotidiane, incluse una cinquantina di prime dosi di Novavax: battezzato per rimanere aperto, mentre altri hub più piccoli hanno chiuso, a gestire la coda della campagna vaccinale massiva in Lombardia.

Lo "scudo" che ha permesso d’arrivare a inizio marzo, per la prima volta dopo due anni, con gli ospedali che non scoppiano di malati di Covid – ci sono poco più di mille ricoverati in tutta la Lombardia, 90 in terapia intensiva e 951 nei reparti –, nonostante i contagi della quarta ondata, oltre cinquantamila al giorno in tutta la regione due mesi fa e ieri, invece, 4.386. Continua anche la ritirata del virus nella popolazione scolastica, documenta l’ultimo report della Direzione regionale Welfare: a domenica erano 454 le classi in quarantena in Lombardia, per un totale di 5.234 studenti. Più quattro lavoratori (due delle elementari e due delle medie), tutti nel Milanese che aveva in Dad 173 sezioni e 1.519 ragazzi.