REDAZIONE MILANO

Scienza, edilizia e digital trainano la ripresa

L’apertura di nuove società compensa le difficoltà di commercio e manifattura

Il 2020, anno della pandemia, ha visto concentrarsi la quota più consistente di imprese chiuse nel settore del commercio. Crolla anche la manifattura, seguendo però un trend che va avanti da anni e sul quale, forse, l’emergenza coronavirus non ha influito più di tanto. Resistono alberghi e ristoranti, con un saldo comunque negativo. Le chiusure, leggendo i dati del Registro imprese, sono però compensate dal saldo positivo di alcuni settori, che nel 2020 hanno visto crescere il numero di imprese attive. Sul podio “attività professionali, scientifiche e tecniche“, seguito da finanzaassicurazioni, costruzioni e Ict, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sull’onda del boom digitale.