SIMONA BALLATORE
Cronaca

Scatta il toto-rettori alla Iulm. Entro fine mese l’erede di Canova. Garavaglia e Trione i più quotati

Il senato accademico ha 15 giorni di tempo per presentare una terna di professori. Poi sceglie il Cda. I requisiti e le ipotesi tra i corridoi di via Bo. E c’è chi fa il nome anche dell’economista Barbarito.

Scatta il toto-rettori alla Iulm. Entro fine mese l’erede di Canova. Garavaglia e Trione i più quotati

Scatta il toto-rettori alla Iulm. Entro fine mese l’erede di Canova. Garavaglia e Trione i più quotati

Entro fine luglio anche l’università Iulm avrà il suo nuovo rettore o la sua prima rettrice. Entrerà in carica il primo novembre e traghetterà l’università fino al 2030. Il rettore uscente, Gianni Canova, ha firmato il decreto di indizione delle elezioni. Che, da statuto, hanno regole differenti rispetto agli atenei statali e che devono chiudersi con la richiesta di nomina ministeriale due mesi prima dell’inizio del mandato. Non ci sono - almeno formalmente - professori che presentano la loro candidatura, è compito del Senato accademico proporre una terna di nomi. E lo farà nella prossima seduta. L’ultima parola spetterà poi al Cda, che sceglierà - a strettissimo giro - tra i tre nomi proposti. Qualche ipotesi e indiscrezione comincia però a farsi largo tra i corridoi di via Bo. In primis, si farebbe il nome dell’attuale prorettrice vicaria, con delega alla Didattica, Valentina Garavaglia. Anche Canova era prorettore vicario di Mario Negri, il precedente rettore: sarebbe una nomina nel solco della continuità. E con Garavaglia - docente di Teatro moderno e contemporaneo - sarebbero cinque su otto gli atenei milanesi guidati da rettrici. Non è una nomina scontata, ovviamente, ma è un’ipotesi verosimile e, soprattutto, percorribile. Perché il futuro rettore deve essere scelto tra i professori ordinari (che si dedicano a tempo pieno all’università) che resteranno in servizio almeno per i prossimi sei anni: non possono essere prossimi alla pensione. Nella famosa terna non potrà figurare, per questo, un altro nome molto quotato in Iulm: quello di Giovanna Rocca, ordinaria di Linguistica alla Iulm, dov’è anche prorettrice alla Ricerca. Come pure lo storico Guido Formigoni, classe 1958. Tra i possibili contendenti, da mesi si parla invece del critico d’arte Vincenzo Trione, che è preside della facoltà di Arti, moda e turismo. Il suo mandato è in scadenza, c’è già il nome del successore (Massimo De Giuseppe, professore di Storia contemporanea), ma sarà ancora presente nella seduta del Senato accademico chiamata a vagliare la terna, come la stessa Garavaglia.

Un’altra ipotesi - che sembrava scontata fino all’anno scorso - era quella dell’economista Angelo Miglietta, che - oltre ad avere la delega ai Rapporti con le imprese - è stato prorettore vicario di Canova dall’inizio del suo mandato al primo luglio 2023, quando ha rassegnato le sue dimissioni per motivi professionali, passando il testimone prima a Mauro Ceruti (ora in pensione) e poi a Garavaglia. Nella terna potrebbe spuntare a sorpresa però il nome di un altro economista, Luca Barbarito, preside della facoltà di Comunicazione. Infine c’è un’ipotesi, remota, ma prevista da regolamento: qualora il senato accademico non proceda alla formulazione della terna entro le prossime due settimane o proceda alla formulazione di una terna incompleta il Cda, guidato dal presidente Giovanni Puglisi, procederà all’elezione scegliendo il rettore fra tutti gli aventi diritto.