È stata scarcerata, con l’applicazione dell’obbligo di firma quotidiano alla polizia giudiziaria, la transessuale di 36 anni arrestata tre giorni fa dalla Polfer a Milano, e più precisamente alla fermata della stazione Bovisa per un’aggressione sessuale nei confronti di un ragazzo di 15 anni che viaggiava a bordo di un treno regionale. Lo ha deciso il gip Fabrizio Filice, dopo l’interrogatorio e la richiesta di convalida dell’arresto e di custodia in carcere avanzata dal pm. Quella mattina la 36enne si era avvicinato al ragazzo che era su un convoglio. I due avevano iniziato a parlare e il minorenne aveva precisato che la 36enne gli aveva chiesto di poter scambiare i loro contatti social. Il minorenne aveva scambiato la persona che gli si era avvicinata con una donna per via dell’aspetto molto curato e anche per gli abiti femminili. Ad un certo punto, però, la trans è andata oltre ed ha iniziato a molestarlo e ad aggredirlo fisicamente e il ragazzo, riuscito a liberarsi, si è alzato di scatto e ha allertato le forze dell’ordine. Una condotta che, come scrive il giudice, "ha indubbiamente causato una invasione della sfera della autodeterminazione sessuale della vittima, ma che è stata percepita dalla vittima stessa come di modesta entità". Da qui il riconoscimento della attenuante del fatto di "minore gravità" prevista del reato di violenza sessuale. Per il gip è sufficiente, dunque, un "programma di monitoraggio locale" con l’obbligo di firma tutti i giorni.
CronacaScarcerata la trans che molestò un minorenne
Scarcerata la trans che molestò un minorenne
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