
Futuro Il progetto presentato dall’archistar Stefano Boeri per l’ex scalo Farini prevede a
Milano, 27 aprile 2017 – Dopo le visioni delle cinque archistar sugli ex scali ferroviari, l’iter della trasformazione delle sette aree (Farini, Romana, Genova, San Cristoforo, Greco, Lambrate, Rogoredo) entra nel vivo. Il sindaco Giuseppe Sala ha ribadito più volte che l’accordo di programma tra Comune e Fs Sistemi urbani (la società proprietaria dei sette scali) dovrà essere approvato dal Consiglio comunale entro luglio. Tre mesi al traguardo finale fissato dal primo cittadino. I tempi stringono. Il Comune ha stretto un accordo con il Politecnico per la preparazione del documento di visione strategica che dovrà precedere l’accordo di programma tra Palazzo Marino e Fs Sistemi urbani. Il Dipartimento di Architettura e Studi urbani dell’ateneo di piazza Leonardo da Vinci fornirà un supporto tecnico-scientifico alla stesura del documento. Un atto che dovrà tenere conto di alcuni passaggi precedenti. Innanzitutto della delibera, approvata dall’assemblea di Palazzo Marino lo scorso 14 novembre, sulle «linee di indirizzo in merito alla trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse e in dismissione».
Ma non solo. Perché proprio quelle linee di indirizzo avevano stabilito di avviare un confronto con i Municipi e un débat public con i cittadini. Gli incontro nelle zone sono stati fatti e il Politecnico ha già iniziato a supportare l’amministrazione comunale nel riordinare e fare una sintesi dei materiali prodotti nel corso di questa fase di partecipazione sulle visioni di trasformazione degli ex scali. Comune e Politecnico si sono già messi d’accordo sulla cifra che l’amministrazione municipale dovrà versare all’ateneo per la collaborazione tecnica sulla stesura del documento di visione strategica: 39.344 euro. Le visioni delle cinque archistar (gli italiani Stefano Boeri, Cino Zucchi, Benedetta Tagliabue, la francese Francine Houben e il cinese Ma Yansong) presentate in Stazione Genova durante il Fuorisalone, invece, forniranno indicazioni per il futuro bando di gara per la riqualificazione degli scali. Ma il Comune assicura che le cinque archistar non avranno corsie preferenziali per l’assegnazione dei progetti. M.Min.