Milano, 12 ottobre 2016 - Il pm Maurizio Ascione, nel corso dell'udienza preliminare a carico dei quattro ex sindaci di Milano Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini - e altre cinque persone - ha chiesto il rinvio a giudizio per i casi di nove lavoratori morti e di uno ancora in vita ma ammalato di mesotelioma pleurico a causa, secondo l'accusa, della presenza di amianto alla Scala prima che venissero effettuate le bonifiche dei locali.
Il gup, che ha citato come responsabili civili il Comune di Milano e la Fondazione Teatro alla Scala (potrebbero essere chiamati a risarcire i danni in caso di condanne), deciderà il prossimo 20 ottobre dopo che avrà ascoltato le arringhe difensive. Oggi infatti, dopo la discussione del pm, la parola è passata alle parti civili, i legali dei familiari delle vittime - tra cui un pianista e una cantante lirica -, della Agenzia di Tutela della Salute Città Metropolitana di Milano, dell'Inail e del sindacato Cub e agli avvocati dei responsabili civili i quali ovviamente si sono opposti alla richiesta di processo.
Le accuse a carico degli imputati sono di omicidio colposo e lesioni colpose gravissime e le contestazioni partono dal 1986. Gli ex sindaci sono indagati in qualità di presidenti della Scala e quindi, come proprietari, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbero avuto una serie di poteri tra cui quello di vigilanza sulla tutela ambientale.
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