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Mary Garret, vittoria a metà: la Scala non l’ha reintegrata ma deve pagarle gli stipendi

La decisione dei giudici sulla ballerina licenziata di Nicola Palma

La ballerina Mariafrancesca Garritano

Milano, 7 marzo 2015 - La ballerina Mariafrancesca Garritano avrà subito tutti gli stipendi che le spettano dal novembre scorso e continuerà a essere regolarmente pagata dalla Scala almeno fino a quando la Cassazione, probabilmente tra giugno e luglio, dirà l’ultima parola sul suo licenziamento datato febbraio 2012. È la decisione della Corte d’Appello di Milano, chiamata a pronunciarsi giovedì sulla richiesta avanzata dal Piermarini di sospendere l’esecutività della sentenza che il 24 ottobre 2014 ha riconosciuto l’illegittimità della cacciata della ballerina in epoca Lissner, ribaltando così il verdetto di primo grado.

Da una parte, i legali della danzatrice, che chiedevano, come disposto in appello, il pagamento degli arretrati a far data da 3 anni fa e l’immediato reintegro di Mary Garret, mandata via dal Piermarini per presunte dichiarazioni – «poi rivelatesi mai rilasciate», precisano gli avvocati, considerata pure la mancanza del file audio dell’intervista che avrebbe dovuto attestarne la rispondenza all’articolo su carta stampata– al settimanale britannico The Observer sul tema della diffusione dei disturbi alimentari tra le artiste sulle punte. Dall’altra parte, gli avvocati della Fondazione, che puntavano a lasciare tutto in stand-by in attesa del pronunciamento definitivo della Suprema Corte.

Alla fine, i giudici hanno trovato un compromesso: sì al pagamento dello stipendio alla Garritano dal giorno della sentenza di secondo grado in poi, aspettando che la Cassazione scriva la parola «fine» in un senso o nell’altro. Ora sta ai vertici di via Filodrammatici scegliere se pagare la ballerina senza usufruire delle sue prestazioni sul palcoscenico o se richiamarla in servizio. «Non crediamo che possa accadere – riflettono i legali dell’artista calabrese Alessandro Russo e Simone Pietro Emiliani – anche perché sarebbe in contrasto con la sentenza della Corte, che l’ente lirico decida di corrispondere lo stipendio a Mariafrancesca senza farla lavorare, specie in vista dei sei mesi densissimi di eventi in programma al Piermarini per l’Esposizione universale». Staremo a vedere.

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