SIMONA BALLATORE
Cronaca

Sarah Maestri: "Questa città è magica, adesso la conquisto"

L’attrice si accasa in piazza Piemonte

Sarah Maestri ha fatto parte del cast del fortunato film “Notte prima degli esami” È anche conduttrice tv

Milano, 5 febbraio 2017 - «È arrivato il momento. Mi trasferisco a Milano». Sarah Maestri, l’attrice di “Notte prima degli esami” e de “Il pretore”, sta preparando le valigie. Dopo Luino, suo paese natale, Roma l’aveva rapita diventando la città del cuore, del lavoro e della amicizie. Adesso è pronta per una nuova avventura.

Perché proprio Milano?

«Dovevo scegliere fra i luoghi della mia vita e una città: è arrivato il momento di conoscere Milano. È una città di una bellezza pazzesca, con servizi e qualità. Anche dopo Expo sta vivendo un periodo magico. È a un’ora da casa, offre spettacoli e mostre interessanti, so già che mi ruberà il cuore. È la nuova Londra dopo la Brexit, una porta sull’Europa. Amo Roma, ma ora voglio scoprire Milano».

Prima di questa svolta, che legame aveva con la città?

«L’avevo vissuta molto poco, ma ricordo da ragazzina i viaggi lunghissimi in treno per andare a vedere la stazione Centrale, mi impressionava per la sua maestosità. C’erano il museo delle cere, il negozio che vendeva pietre, ci passavo pomeriggi interi. Il Duomo poi era una tappa fissa e mi ha sempre incuriosito la Chiesa di San Bernardino alle Ossa».

Dove ha scelto di mettere base?

«Piazza Piemonte, zona Teatro Nazionale. Mi trasferirò lì, dove ho già amici. A Roma ognuno vive il suo quartiere, che offre tutto, è una città grande e poco collegata, a Milano ti sposti ovunque con facilità. La vivrò tutta».

È stata pure la città della sua formazione professionale?

«Ho studiato alla scuola di recitazione Quelli di Grock. In San Babila ho recitato “La coppia” con Franco Lasagna, era il mio migliore amico anche se era più anziano di me, per me Milano era lui. Poi ho fatto qui i primi provini e anche il mio nuovo agente è milanese, sto pian piano spostando il baricentro».

Farà crescere qui anche la sua bambina?

«Quando verrà in Italia a vivere - e speriamo presto, perché ancora attendiamo risposte da questo governo e la commissione adozioni internazionali non si ritrova dal 2013 - mi piacerebbe farle frequentare le scuole a Luino, la cittadina che mi protegge ancora e che, sono sicura, proteggerà anche lei. Poi penso che Milano sarà un bel compromesso, vicina ai nonni, stimolante. Quando è qui le piace molto vedere musical al Teatro Nazionale, camminare in mezzo a tanta gente dalla Galleria a piazza San Babila. Restiamo affascinate dai colori».

Si torna a girare in città.

«Il cinema italiano è ancora molto romano, la Lombardia Film Commission sta investendo per portare produzioni su Milano, molti colleghi la stanno riscoprendo. Offre fantastiche location, ha scorci antichi, passi dal Medioevo di Sant’Ambrogio ai set perfetti per film più moderni. Conservo anche un’immagine bellissima de “L’ultimo pastore”, con piazza Duomo piena di pecore».

Sogni nel cassetto?

«Per ora ho un unico sogno, che mi sta rubando notti e giorni, l’adozione della mia bambina, perché senza cuore non puoi vivere. Poi porterò con me i miei ultimi progetti, sto lavorando a una puntata pilota della fiction “La metà sbagliata della mela”. La mia prima regia, “Il mondo fuori da qua”, un documentario sull’accoglienza dei bambini girato in Bielorussia, è appena stato presentato a Roma. Sto producendo “Metropolitan Love”. A Milano ho già portato anche gli “Sfizi di Sarah”, sono celiaca e allergica al latticini, così ho creato questa linea biologica. Dalle mie problematiche sono sempre nate cose belle. E dopo “La bambina di carta” ho anche un nuovo libro nascosto nel cassetto».