Rosario Palazzolo
Cronaca

Sant’Eusebio, quarant’anni senza regole

Cinisello, i minacciosi insulti al sindaco Ghilardi dopo le ultime operazioni anti-spaccio nel quartiere sono solo la punta dell’iceberg

C’è un male profondo che affligge Sant’Eusebio da almeno 40 anni. Ma la criminalità è solamente il sintomo più visibile e doloroso. Ben altre sono le cause che rendono questo rione popolare una polveriera che periodicamente sembra a un passo dall’esplodere. E tra queste, la politica è sicuramente una delle più importanti. All’indomani degli insulti e delle intimidazioni ricevute dal sindaco Giacomo Ghilardi per la visibilità che sta dando alle numerose operazioni anti criminalità messe in campo dalle forze dell’ordine nel quartiere, a Cinisello Balsamo il caso Sant’Eusebio è tornato al centro dell’attenzione politica. Giovedì pomeriggio, un cinisellese ha postato su facebook la scritta "Ghilardi sei un infame schifoso", con un chiaro riferimento agli arresti di sabato scorso. Negli ultimi anni il rione è tornato alla ribalta della cronaca più e più volte per le continue attività di spaccio, spesso filmate dall’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti, e per i fatti di sangue che periodicamente accompagnano le dispute tra le famiglie che controllano lo spaccio. Per ora l’unico segno di cambiamento che si è visto all’orizzonte è una lunga scia di arresti in flagranza che quasi sempre si risolvono con la messa ai domiciliari o con qualche mese di carcere.

La svolta è il coinvolgimento di Aler, voluto dal sindaco Giacomo Ghilardi, che punta a interventi più profondi per allontanare una volta per tutte le famiglie abusive che vivono tra i Palazzoni e le 5 Torri, tutti edifici di proprietà dell’ente delle case popolari. Sebbene negli anni si sia più volte intervenuti in modo massiccio, con almeno tre grosse operazioni anticrmine e decine di arresti, la politica non è mai riuscita a realizzare fino in fondo quel ricambio che gli abitanti onesti si attendevano. Attualmente ci sono almeno una trentina di famiglie di abusivi, e tra queste alcune vivono negli alloggi Aler da più di 20 anni. Nei primi anni 2000, si era pensato che qualcosa potesse cambiare. Sono stati investiti diversi miliardi di vecchie lire per la riqualificazione urbana dei caseggiati e la creazione di servizi pubblici, ma gli effetti positivi di quella azione di rilancio del tessuto sociale, si sono sciolti in pochissimo tempo perché la politica non è mai riuscita a liberare del tutto il quartiere. Forse, il fatto che il sindaco Ghilardi oggi abbia promesso "una azione radicale per eliminare lo spaccio", sta creando nuove tensioni tra chi si sente minacciato.