
di Stefania Consenti
È una Milano romana e paleocristiana che pochi conoscono quella che ci viene restituita, dopo due anni, con il restauro della splendida Cappella di Sant’Aquilino in San Lorenzo Maggiore. Questo antico mausoleo imperiale voluto dalla regina Galla Placidia, figlia dell’imperatore Teodosio ha straordinariamente conservato le sue strutture, ed è uno scrigno di tesori musivi. Fulcro dell’intervento il restauro dei mosaici, curato da Claudia Tedeschi. Questi capolavori anticamente impreziosivano le quattro pareti dell’atrio della cappella, raffigurando la Gerusalemme celeste. Dalle porzioni rimaste e restaurate è stato possibile "ricostruire l’organizzazione dell’intero ciclo musivo, distribuito su due registri, con figure a grandezza naturale dei patriarchi di Israele, degli apostoli e dei martiri, ciascuna inquadrata da pilastri dorati tempestati di gemme", racconta la restauratrice Tedeschi che ha seguito anche i lavori di recupero dei mosaici a Ravenna. I lavori (sotto la direzione di Giorgio Ripa) hanno interessato anche il risanamento conservativo della struttura, la pulitura degli affreschi giotteschi e un nuovo sistema d’illuminazione. Appena varcata la soglia dell’atrio che precede l’aula a forma ottagonale di San’Aquilino, con le spoglie del santo, nel registro superiore si osservano le sei iscrizioni con i nomi degli apostoli Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Giacomo e Giuda, dei quali restano i piedi e i lembi inferiori delle vesti su fondo aureo.
Da qui si accede nell’aula di Sant’Aquilino: nella nicchia in alto il mosaico Cristo-Elios parzialmente recuperato (apparentemente bucolico) mentre a destra, su fondo oro, il mosaico interamente conservato di Cristo magister tra gli apostoli risplende in tutta la sua bellezza.
"Sono stata soprintendente a Ravenna, città dei mosaici e dei numerosi monumenti tardo antichi e bizantini e quando sono arrivata a Milano il mio primo pensiero è stato per San Lorenzo", confessa Antonella Ranaldi, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. "Il restauro di San’Aquilino è l’avvio di un progetto unitario che interessa l’intera basilica di San Lorenzo Maggiore. Il prossimo intervento è il restauro del grande tetracono centrale con la cupola cinquecentesca grazie allo stanziamento di un milione di euro del Mibact". Anche il portale romano in marmo è stato oggetto di restauro con la rimozione di patine e resine che hanno conferito nuova luce e proporzione all’atrio, riaprendo le finestre tamponate, situate nella parte superiore, sule due pareti del vestibolo.
Da oggi la Cappella di S.Aquilino sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 18 e il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 18. L’ingresso con offerta di 2 euro. Si sta studiando anche un’apertura serale per poter ammirare la splendida illuminazione che dà luce nuova ai mosaici. "Ci sembra un bel segnale riaprire dopo i difficili mesi vissuti - interviene monsignor Gianni Zappa, Decano del centro storico- e spero che Sant’Aquilino e tutta la basilica di San Lorenzo diventino luoghi sempre più visitati, non solo per la movida. Che se ne ammiri la bellezza e se ne conosca la storia di alcune delle radici di Milano".