Sanità privata e pubblica: alto livello

Bruno

Villois

allarme Covid, rianimato dall’esplosione dei contagi in Cina, stimola le polemiche sulla Sanità Lombarda pubblica e privata, la quale agisce in regime di convenzionale a tariffe perlomeno competitive con quelle riconosciute alle ASL e non di rado lo fa con una migliore efficienza e qualità di ogni tipo di servizi.La Lombardia dispone di 6 Università con scuole di medicina, quattro pubbliche, Milano,Pavia, Brescia,Varese , due private San Raffaele e Humanitas, tutte scuole di alta valenza, sia didattica, che di ricerca, tutte interagenti scientificamente tra loro, con molti dei docenti che, laureati in quelle pubbliche, nelle quali hanno raggiunto ruoli apicali, in alcuni casi si sono trasferiti in quelle private.Il numero di iscritti nei corsi di laurea di tutti e sei gli atenei è al vertice di quanto consentito dai regimi del numero chiuso. Grazie al prestigio dei corpi accademici, parte rilevante dei discenti laureati e specializzati, può adire a corsi di ulteriore specializzazioni negli atenei,anche più prestigiosi, di mezzo mondo. Molti di loro, a causa delle ristrettezze degli investimenti pubblici negli organici, dopo anni di attesa, nonostante il superamento dei concorsi per posizioni universitarie e ospedaliere di vertice, sono obbligati ad assumere incarichi all’estero. Il nostro sistema assistenziale e della ricerca avrebbe un enorme bisogno, in continua crescita, di ampliamento degli organici.Le due Università private si differenziano dalle pubbliche nell’accesso alla carriere grazie ad una accelerazione nell’ottenimento dei ruoli, dovuta alla disponibilità degli investimenti, sia a livello tecnologico, che per strutture ricettive, mentre l’insegnamento, per merito dell’intero corpo docente di tutti gli atenei, esprime una univoca qualità.L’allungamento della vita e le nuove forme patologiche in continua espansione, imporrebbero che lo Stato indirizzasse cospicue risorse finanziarie in modo da rendere la sanità ai livelli necessari per poter affrontare, sotto ogni aspetto, il tema della salute.La Regione Lombardia bene ha fatto da decenni ad aprire al privato, sia nell’assistenza che nella formazione, così da generare una corretta competizione mirata a livellare ogni tipo di servizi per la salute agli standard più elevati.

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