Caso San Siro, il sindaco di Rozzano: “Il progetto dello stadio nella nostra città è ancora valido, ma se non si farà non sarà un dramma”

Le valutazioni del primo cittadino Ferretti De Luca dopo che si è riacceso il dibattito sul futuro dell’impianto. “Se l’ipotesi tramonterà non ne faremo un dramma: non l’abbiamo mai avuto...”

In basso da sinistra, il sindaco di Rozzano Ferretti De Luca, Gerry Cardinale di Redbirds, proprietario del Milan, e il presidente rossonero Paolo Scaroni

In basso da sinistra, il sindaco di Rozzano Ferretti De Luca, Gerry Cardinale di Redbirds, proprietario del Milan, e il presidente rossonero Paolo Scaroni

Rozzano (Milano), 16 settembre 2024 – "L'opzione A è sempre stata lo stadio a Milano, ma anche l'ipotesi di un impianto dell’Inter a Rozzano non è tramontata definitivamente". A dichiararlo, entrando nel dibattito che si è riacceso a Milano intorno al tema del nuovo impianto sportivo, Giovanni Ferretti De Luca, sindaco della cittadina alle porte di Milano. “La prelazione per fare lo stadio qui da noi resta in essere fino a gennaio 2025 e, per quanto ne so io, non mi risulta che abbiano dato comunicazione alla proprietà di voler recedere. Terranno aperte tutte le piste finché non prenderanno una decisione definitiva". Il sindaco si dice pronto a cogliere l'occasione. Lo stadio nerazzurro a Rozzano, afferma, sarebbe un'occasione d'oro, ma senza ansie. "Siamo pronti se dovessero decidere di scegliere Rozzano – dice Ferretti De  Luca – senza nascondere che la situazione, al momento, sembra essere tornata sui binari milanesi. "In questo momento sono fermi sulla possibilità di farlo a Milano: sono tornati al punto di partenza, e cioè l'idea di costruire uno stadio vicino a San Siro". E se lo stadio non dovesse arrivare a Rozzano? "Nessun dramma. Se dovesse arrivare sarebbe un gran vantaggio, altrimenti poco cambia, non lo abbiamo mai avuto", commenta il primo cittadino che però lancia la suggestione: "La posizione di San Siro, certo, è ottimale, però se uno si fa un giro in Europa può notare che gli stadi nuovi, gli impianti moderni, sono tutti fuori dalla città".

“L’idea di uno stadio vicino al Meazza continua a piacerci”

La “telenovela” San Siro è improvvisamente ripartita dopo l’incontro di venerdì fra il sindaco di Milano Sala e i vertici delle due società di calcio milanesi. Milan e Inter hanno infatti riconfermato l’interesse – dopo che ognuna delle due squadre aveva deciso di percorrere ognuna la propria strada per realizzare un nuovo impianto, il Milan a San Donato e l’Inter a Rozzano – di realizzare insieme lo stadio, possibilmente nell’area dell’attuale Meazza. A ribadirlo era stato, a margine della partita Milan-Venezia, il presidente rossonero Aldo Scaroni. Paolo Scaroni: “La nostra opzione principale resta un nuovo impianto a San Donato”, era stata la premessa. Ma l’ipotesi di costruire una sorta di Meazza bis – aveva poi aggiunto – accanto all’impianto storico non è del tutto da scartare. E’ sempre stato un mio vecchio pallino”. L’idea, insomma, originaria di cui già si dibatteva nel 2019. Scartato invece ancora una volta lo scenario prediletto da ambientalisti e da una parte dei residenti del quartiere, la riqualificazione del Meazza vincolato per ragioni storiche e architettoniche dalla Soprintendenza. “Non è all’altezza delle due squadre milanesi», la bocciatura perentoria di Scaroni.