San Siro, la rinascita fallita. Il mercatino abusivo fra i tavoli da ping pong: "Bivacchi e rifiuti ovunque"

Il grido di dolore dei residenti: siamo stanchi, sembra la vecchia via Bolla. Il Csi aveva riqualificato l’area, ma il villaggio sportivo è finito nel degrado.

San Siro, la rinascita fallita. Il mercatino abusivo fra i tavoli da ping pong: "Bivacchi e rifiuti ovunque"

San Siro, la rinascita fallita. Il mercatino abusivo fra i tavoli da ping pong: "Bivacchi e rifiuti ovunque"

Vestiti, cianfrusaglie e tonnellate di rifiuti, come se fosse appena passato un tornado di spazzatura. Il disastro nell’ex parcheggio in fondo a viale Aretusa, a ridosso di piazzale Selinunte, che è passato dall’ospitare uno sfidante progetto di "rinascita aggregativa", promosso dal Csi (Centro Sportivo Italiano), a mercatino abusivo gestito dai rom. "Il mercatino sulla nostra via è apparso meno di due mesi fa, prima ce ne era uno più piccolo in piazzale Selinunte", denuncia l’inquilina di una palazzina Aler della zona, una 40enne italiana, di cui tuteliamo l’anonimato. "I rom hanno pensato bene di spostarsi di pochi metri per sfruttare i tavolini da ping pong come banchetti improvvisati – prosegue – per la merce abusiva che viene stesa anche a terra, sui campi dei tornei. Dal pomeriggio in avanti c’è un gigantesco bivacco. Siamo costretti fino a notte fonda a sorbirci urla, schiamazzi, liti, musica a palla e le corse delle Bmw che si sfidano per la via a tutta velocità. La sporcizia e il degrado sono ovunque. Sembra come la vecchia via Bolla, prima del maxi-sgombero".

Eppure nella zona resa incandescente dall’abusivismo e dal proliferare dell’illegalità, si erano accese grandi speranze quando, nel luglio del 2022, il Csi, in partnership con Kayròs e il consorzio Sir, si era aggiudicato il bando per la gestione per un anno (poi prorogato) dell’ex mercato comunale coperto, ribattezzato "Selinunte Stadium", nel piazzale adiacente a viale Aretusa. Erano fiorite tante iniziative, con sport (dal ping pong al karate allo skate), difesa personale, doposcuola, lezioni di italiano, campi estivi. A rovinare tutti i piani, il nubifragio della notte fra il 24 e 25 luglio dell’anno scorso che ha danneggiato la struttura, rendendola inagibile. Il Csi però non si era arreso e la scorsa estate, proprio nell’ex parcheggio di viale Aretusa trasformato dagli interventi di urbanistica tattica voluti dal Comune (con tavolini da ping pong e i campi coloratissimi per tornei), aveva organizzato un villaggio sportivo. Dall’inizio di dicembre e metà gennaio, in collaborazione con il Municipio 7 e Fondazione Equita, era arrivata la pista di pattinaggio sul ghiaccio. Nel frattempo, a causa della perdurante inagibilità dell’ex mercato comunale, il progetto del Csi è proseguito nella parrocchia della Beata Vergine Addolorata in San Siro di piazza Esquilino. "Da allora sulle panchine, fra i campi sportivi e i tavolini da ping pong ci stanno solo i rom", riassume la residente di viale Aretusa. Rimane calda la questione delle occupazioni abusive nelle palazzine Aler. "Un tempo solo gli anziani, in caso di ricovero, avevano paura che venisse occupata la loro casa. Adesso il timore di trovare la porta sfondata si è esteso anche ai lavoratori che rimangono fuori per tutto il giorno. Io, per sicurezza, mi sono preso un cane da guardia ma, in strada, di giorno, hanno tentato di aggredirmi per derubarmi. Nell’ex mercato comunale al coperto avrebbero fatto meglio a mettere un commissariato di polizia", si sfoga un residente della zona. "Siamo in balia dei delinquenti e ho la brutta sensazione che il peggio debba ancora venire", l’inquietante affermazione del titolare di una storica cartoleria del quartiere.

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