Milano – Il momento è delicato. Oggi il progetto del nuovo stadio nell’area di San Siro potrebbe decollare oppure crollare ancor prima di essere stato concretamente rilanciato. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, oggi il sindaco Giuseppe Sala e i vertici di Milan e Inter incontreranno la sovrintendente Emanuela Carpani per capire se l’eventuale acquisto da parte dei club dello stadio Meazza e dell’area limitrofa e la possibile realizzazione di un nuovo impianto di fianco alla Scala del calcio potrebbe far sì che l’annunciato vincolo sul secondo anello, che nel 2025 compirà 70 anni, possa essere quantomeno ammorbidito.
In altre parole, Milan e Inter vogliono comprendere meglio che tipo di vincolo la Sovrintendenza potrebbe porre sul secondo anello dello stadio nel caso in cui l’immobile e l’area vengano venduti dal Comune alle due società. Venerdì il sindaco, al termine del vertice con i club a Palazzo Marino, prevedeva che “il vincolo iniziale potrebbe essere rimodulato, cioè molto alleggerito”.
Lo scenario che Milan e Inter auspicano per poter preparare un progetto di rifunzionalizzazione del Meazza che tenga il secondo anello in piedi ma solo in parte, in modo da poter realizzare il Museo delle due squadre, negozi, altre zone commerciali e campi per il calcio giovanile e femminile dove c’è l’attuale stadio. In pratica, lo schema nuovo stadio con un Meazza in parte demolito e riconvertito ad altre funzioni.
Il sindaco, i dirigenti dei club e la Carpani dovrebbero incontrarsi questa mattina a Palazzo Marino. Il finale sarà diverso dal primo confronto con la sovrintendente? Il 1° marzo 2023 quest’ultima, durante un faccia a faccia con Sala in Comune, fece capire che nel 2025 il vincolo sul secondo anello sarebbe scattato. Decisione emersa alla fine di luglio del 2023 e motivata per iscritto un mese dopo. Un anno dopo, sindaco e dirigenti dei club sperano che il vincolo, da hard, diventi soft. Solo una speranza o una possibile realtà? La palla passa alla Carpani.
Il centrodestra, intanto, ieri ha occupato l’aula del Consiglio comunale, interrompendo la seduta, per chiedere che il sindaco relazioni all’assemblea sul futuro dello stadio di San Siro. Ogni riferimento al già citato incontro con Milan e Inter di venerdì scorso è puramente voluto. Dopo la richiesta di sospensiva della seduta da parte delle opposizioni, bocciata, è scoppiata la bagarre in aula e i consiglieri di FI, Lega, FdI e Noi Moderati si sono alzati per dirigersi verso il centro dell’aula, con cartelli con le scritte, “Milano nel pallone. Anni dopo anni e siamo di nuovo al punto di partenza. Ora chi pagherà per questa deficienza?“. La seduta è stata sospesa. “Sala venga subito a riferire in aula – ha spiegato Riccardo Truppo capogruppo di FdI –. Si sono persi troppi anni e ci chiediamo chi pagherà questi ritardi”.